cronaca

Da inizio anno 70 incendi, Giordano (Usb): "Città sguarnita"
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 Mentre la Liguria continua a bruciare, soprattutto nell’imperiese dove sono molti i roghi attivi, parte ancora una volta una forte denuncia dai rappresentanti dei vigili del fuoco. Turni massacranti, gestione al risparmio e città pericolosamente sguarnita durante l’emergenza nei boschi: queste le accuse dei sindacati di base che punta il dito contro la politica nazionale ma anche l’amministrazione locale “incapace di esprimere il nostro disagio su queste scelte”.

Stefano Giordano, segretario Usb di categoria per la Liguria, spiega a Primocanale: “Lunedì si è raggiunta la massima espressione dell’inadeguatezza. Le squadre di Gavette e Bolzaneto sono partite tutte sugli incendi, lasciando la città sguarnita”. Significa, in altri termini, che se per qualunque ragione fosse andata a fuoco un’abitazione, sarebbe stato difficile trovare pompieri che intervenissero. “Il raddoppiamento dei turni – spiega Giordano – è arrivato a 30 ore dall’inizio dell’emergenza. C'è gente che ha lavorato per 16 ore di fila. La direzione esegue gli ordini di scuderia improntati al risparmio, ancora una volta smentiti dai fatti”.

Pesa come un macigno l’abolizione del Corpo forestale: “Solo 300 guardie forestali sono confluite nei pompieri, mentre la maggior parte è stata assorbita dai Carabinieri”. Così anche gli incendi boschivi toccano ai vigili del fuoco. “Ma noi non siamo abituati, in passato dovevamo intervenire solo se erano minacciate le case”.

I SOCCORSI - Secondo quanto appreso, tutta la flotta nazionale di Canadair è impegnata in Liguria. Sono sei velivoli più due elicotteri regionali che affrontano nuovi focolai divampati in Val di Vara, nella frazione Scurtabò di Varese Ligure, e nell'imperiese. In tutto sono 12 gli incendi attivi. La situazione più grave nel Ponente ligure dove vigili del fuoco, protezione civile e volontari sono impegnati su un fronte di fuoco di 15 km.

Due canadair hanno operato nella zona di Borgomaro, uno a Cesio. Nel levante genovese un Canadair sta operando in Val Fontanabuona sopra Neirone, un altro a Davagna tra la Valle Scrivia e la Val Bisagno mentre nel Levante ligure un aereo antincendio è impegnato in Val di Vara, nella zona di Borghetto.

IMPERIESE A FUOCO - Sono ancora cinque gli incendi, due dei quali però già in bonifica, che interessano la provincia di Imperia. Il più vasto resta quello di Carpasio, Montalto Ligure e Testico, che oggi ha visto tre Canadair in azione. Mentre intorno alle 18.30 è divampato un nuovo incendio in località Costa d'Oneglia di Imperia. Resta attivo anche il rogo di Rezzo, che sta scendendo verso il vallone di Pieve di Teco, senza tuttavia creare problemi alle abitazioni; mentre sono in bonifica gli incendi di Cesio e Chiusanico e di Gavenola.

Nei primi giorni del 2017 in Liguria sono divampati 70 incendi che hanno interessato 6 mila ettari di superficie, di cui l'80% in provincia di Imperia. In tutto il 2016 gli incendi sono stati 212 per un totale di 1.015 ettari. I dati sono stati forniti al termine del tavolo tecnico convocato in prefettura.

LA PROPOSTA - "Un piano per la pulizia delle foreste demaniali e il rimboschimento, in cui siano impiegati giovani disoccupati, lavoratori socialmente utili e persone cui mancano limitati periodi contributivi per poter accedere alla pensione". Questo il punto principale della mozione presentata da Rete a Sinistra al consiglio regionale, per affrontare in maniera sistematica e coordinata la tragedia degli incedi boschivi. "Pensiamo a un grande progetto di welfare sociale e ambientale: la Regione ha tutti gli strumenti per realizzarlo. Ora bisogna passare dalle parole ai fatti", dichiara il consigliere regionale Gianni Pastorino.

CALA IL VENTO -
 Venerdì ancora venti da Nord ma non oltre i 60 chilometri all'ora, con raffiche e rinforzi solo sui crinali. Calo dei venti nel pomeriggio di domani più marcato a Levante.

OPERAIO MULTATO -
Multato un operaio che, nell'entroterra di Bordighera, intorno alle 7.45 stava bruciando gli scarti della lavorazione agricola di una serra. Sul posto è subito intervenuta la polizia municipale che l'ha multato in base all'ordinanza che vieta l'accensione di fuochi a fronte della grave pericolosità.

A GENOVA - L'emergenza sembra essere rientrata su Genova dove gli incendi grazie a un calo del vento, al volo dei Canadair, e al lavoro di vigili del fuoco, forestali e volontari, sono stati ridotti a semplici focolai. Da quello più esteso di tutti a Nervi, a Levante, che ha distrutto circa 1000 ettari di terreno, sino al rogo di Pegli 2, a ponente, dove sono andati distrutti circa 500 ettari di boschi e radure ma continuano a bruciare i boschi dell'entroterra.