cronaca

Promettevano adozioni in Kirghizistan per migliaia di euro
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Il tribunale di Savona ha rinviato a giudizio Silvia La Scala, responsabile dell'associazione Airone attiva nel campo delle adozioni internazionali, e Inna Troukhan, referente dell'associazione in Kirghizistan, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni di cinque coppie italiane che avevano versato decine di migliaia di euro per adottare bambini nell'ex repubblica sovietica.

L'udienza collegiale è stata fissata il prossimo 11 ottobre. Ammesse tutte le parti civili: una coppia pisana, una romana e tre di Bergamo. Stralciate, invece le posizioni, di due altre persone kirghize collaboratrici in loco dell'associazione Airone perché risultano tuttora irreperibili. Il tribunale ha disposto nuove ricerche e fissato per loro una nuova udienza preliminare il 25 maggio.

Le indagini della procura ligure hanno fatto emergere un sistema truffaldino che sarebbe stato messo in atto da Airone. Secondo gli inquirenti i vertici di 'Airone', associazione per un periodo accreditata presso la Commissione adozione internazionali del governo italiano, promettevano alle coppie truffate adozioni internazionali più rapide in Kirghizistan rispetto ad altri Paesi stranieri, ma ben presto le coppie si sono trovate a fare i conti con una serie di difficoltà: bambini indicati per loro in realtà erano già stati 'abbinati' ad altre coppie.