Umbero Zane (Rsu Cisl Amiu) sottolinea: "Le cose che preoccupano maggiormente i lavoratori sono ancora in campo: la maggioranza dell'azienda venduta a Iren, nessuna certezza per i lavoratori e soprattutto nessuna certezza che Scarpino possa riaprire" La delibera che ha di nuovo alzato la tensione dovrebbe essere ufficializzata il 22 marzo per poi passare all’esame del consiglio comunale il 28 marzo, ma prima è previsto un nuovo confronto con i sindacati.
"Il 15 marzo è previsto un nuovo incontro con il Comune ci presenteremo – prosegue Zane - e questa volta diremo come la pensiamo. Questa azienda non rischia di fallire, devono finire di raccontare questa bugia. La società non può fallire perchè economicamente è coperta da una tassa, se si aumenta la tassa l'azienda sicuramente rimane in piedi".
Già, la Tari, tassa destinata ad aumentare comunque a causa dei costi del trasferimento dei rifiuti per la chiusura della discarica genovese di Scarpino. Iren-Amiu, un matrimonio molto discutibile e i sindacati si oppongono anche al metodo seguito. "Dopo che il consiglio comunale ha respinto il mandato a trattare, a quanto pare le trattative con Iren stanno andando avanti. A questo punto, non essendoci l'accordo con i lavoratori, cercheremo in tutti i modi di difenere Amiu pubblica. Se lo riterremo opprotuno anche attraverso lo sciopero" conclude Umberto Zane.
E intanto contrariamente a quanto si era paventato con la minaccia del blocco degli straordinari, sono stati aumentati del 20% i servizi nei giorni festivi da qui alla fine dell’anno, servizi pagati proprio con lo straordinario.
IL COMMENTO
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