Marco Bucci per il centrodestra. Gianni Crivello per il centrosinistra. E Luca Pirondini per il Movimento 5 Stelle, che però non è presente dopo la sentenza del tribunale che 'riabilita' Marika Cassimatis complicando lo scenario elettorale. A Primocanale va in scena il primo confronto tra i candidati a sindaco di Genova espressione dei maggiori poli politici. Alle 21.00 appuntamento in tv sul canale 10 del digitale terrestre.
A porre le domande ai candidati sono soprattutto i cittadini genovesi. Siamo andati per quattro mesi tra la gente, in mezzo alla gente, per capire quali sono le priorità dei genovesi, anche sul web. Così sono nate le domande che abbiamo sottoposto ai candidati sindaco.
Crivello, quanto le pesa essere un assessore della Giunta Doria? - La Giunta Doria ha amministrato in uno dei momenti più complessi della politica ad ogni livello. Chiedo di essere giudicato così: Gianni Crivello, se sarà eletto sindaco, resterà il Gianni Crivello
Marco Bucci, non le pesa il marchio di candidato sponsorizzato dalla Lega? - No, per fortuna abbiamo sei partiti che ci supportano, ciascuno con la sua identità, ma con la stessa visione. Vogliamo che i genovesi ci supportino nella loro visione. Sono cose che tutti loro vogliono, ma nessuno gliene ha mai dato l'occasione di parlarne e di portare a termine questi progetti.
1. LAVORO E RILANCIO A GENOVA
Che idea avete per togliere Genova dall'isolamento?
Gianni Crivello - Consolidando i rapporti con Milano e Torino. Il tema centrale resta quello delle infrastrutture. Il Terzo Valico è un'opera assai importante, credo che questo sia un aspetto che può contribuire.
Marco Bucci - Le connessioni sono fisiche: trasporti, treno, autostrade. Gli inviestimenti devono esserci. Ma sono anche trasporti intellettuali per lo scambio di persone, studenti, laureati, manager e affari. Genova dev'essere come era nel 1400, cioè il centro di tutte le connessioni. L'amministrazione non può essere un ostacolo
Come attrarre aziende e dare lavoro?
Marco Bucci - Genova ha una qualità di vita eccezionale: associata a un buon business può creare molti costi di lavoro. Nel nostro programma abbiamo ipotizzato che possiamo creare 30 mila posti di lavoro nel porto, nel turismo, e nell'industria dell'alta tecnologia. Come si fa? Come ho fatto io 16 anni fa portando un'azienda che ora ha 240 persona: si va dal management, si dice che abbiamo un'ottima qualità di vita, laureati di alto livello e costi inferiori alla Pianura Padana.
Gianni Crivello - Credo che il tema lavoro sia centrale. Nascerà dal confronto, anche con le imprese. Il Comune non può dare lavoro, ma può essere protagonista nel costruire le occasioni. Non è esatto dire che non è stato nulla: la valorizzazione di aree dismesse, le esperienze recentissime coi fondi europei. Il Comune a tutti gli effetti è protagonista di un marketing. Ma non si può pensare a una società che si sviluppa se non è sicura.
2. CENTRO STORICO DA AMARE
Come si può salvare il centro storico?
Gianni Crivello - La città ha fatto balzi in avanti sotto gli occhi di tutti. Il centro storico, ripensato, può rappresentare una nuova fase. Al centro storico è consegnata a tutti gli effetti l'attività turistica della città. Una sorta di rigenerazione urbana che non si interpreta con demolizioni. Bisogna dare una grande mano alla rete commerciale. È anche una risposta agli anziani che non sono in grado di andare al centro commerciale. Poi bisogna pensare a un collegamento più certo tra Porto Antico e centro storico
Marco Bucci - Il centro storico è una parte fondamentale di una città meravigliosa: vivere, lavorare e tempo libero devono potersi fare in centro storico. La nostra ricetta? Prima di tutto legalità: bisogna passeggiarci senza problemi. Deve essere pulito e illuminato. Allora i commercianti possono tornare in centro storico e le persone a loro volta. È una catena che si autoalimenta in senso positivo.
Movida libera?
Marco Bucci - I giovani e non solo hanno diritto di divertirsi. In una città turistica la movida deve esistere. Certo, deve essere regolata: bisogna fare in modo che i comportamenti siano autoregolati.
Gianni Crivello - Il Comune viene individuato per responsabilità che non ha. Il lavoro portato avanti e rafforzato con Prefettura e Questura possa contribuire a questo aspetto. La Municipale ha già costituito un gruppo di lavoro specializzato. Non bisogna radicalizzare. Vanno rispettati sia gli abitanti che le nuove generazioni, premiando chi rispetta le regole.
3. IMMIGRAZIONE E SICUREZZA
Cosa fare del Mercatino di Corso Quadrio?
Gianni Crivello - In futuro è necessario superarlo. Sì, lo tolgo di mezzo. Ma c'è stata molta strumentalizzazione: è stato un palliativo importante per superare la situazione insostenibile del mercato sparso e spalmato in tutto il territorio. È un progetto condiviso con un tavolo istituzionale. E grazie all'impegno del controllo diffuso noi ora possiamo usare il 75% di quelle risorse umane per il contrasto ad altre attività. Non s'ha da fare.
Marco Bucci - Tutte le cose illegali vanno eliminate: non si sa cosa viene venduto, non si pagano le tasse, non è accettabile per chi invece è in regole. Io ho fatto l'immigrato, anche se avevo il lavoro. Ma anche io ho dovuto mettermi in fila per ottenere il permesso di soggiorno, promettere che mi sarei integrato e avrei imparato la lunga di quel Paese. Se l'immigrazione viene fatta attraverso un'integrazione ben studiata può essere una risorsa positiva. Altrimenti è veramente negativa, soprattutto per chi entra perché non ha un futuro davanti.
4. DECORO E PULIZIA
Come gestire Amiu e le partecipate?
Marco Bucci - Rumenta. Siamo orgogliosi del termine, non della rumenta. Dobbiamo ritornare a essere una città pulita. Non è possibile che l'amministrazione crei un buco e non ci sia un management in grado di ripararlo. Quando i cittadini pagano queste situazioni con le tasse, è inaccettabile. Se la Tari verrà aumentata, ci prendiamo l'impegno di abbassarla il prima possibile.
Gianni Crivello - Parte dei problemi legati a rifiuti e degrado è collegabile alle difficoltà di Amiu. L'impegno del Comune sarà andare alla ricerca di maggiori risorse insieme ai grandi comuni, per avere più autonomia politica ma anche finanziaria. Per quanto riguarda Amiu sarebbe interessante, se l'amico Bucci può dare una mano, se in Consiglio comunale si desse una mano.
Se va in porto Amiu-Iren cosa farete?
Marco Bucci - La vicenda non è Amiu-Iren. Se ha senso si può usare, se no si possono usare altri mezzi. Oggi tutti sanno come si risanano le aziende. Non sto parlando di macelleria sociale: in Liguria Digitale tutti ne avevano paura, invece non lo abbiamo fatto.
Gianni Crivello - Bisogna riconoscere ad Amiu la gestione integrata, bisogna cambiare il modello industriale di gestione dei rifiuti attraverso una serie di azioni. Anche Bucci gestisce una sorta di partecipata. Ma comunque bisogna organizzarsi perché tali aziende continuino a rappresentare un valore aggiunto per la città.
Cosa fare di Blue Print e Fiera del Mare?
Marco Bucci - Sono due cose diverse. Devo dire la gioia che ho provato nel 1992 quando sono entrato al Porto Antico. I cittadini devono appropriarsi del litorale. Vogliamo fare un'unica passeggiata da Voltri a Nervi. La Fiera del Mare invece è un punto d'eccellenza. Sono 57 anni che il Salone Nautico lo facciamo a Genova e dobbiamo farlo qui per altri 57 anni. Nel mondo c'è bisogno di queste aree espositive. Blue Print? Noi non tolleriamo che di 100 progetti non se ne trovi neanche uno attuabile.
Gianni Crivello - Forse alcuni cittadini non sanno che si investono 640 milioni per l'ingegneria idraulica, 24 milioni per le periferie, 8 milioni per il Por. Il Blue Print è stato donato nel 2014 dall'archietto Piano, noi da subito lo abbiamo sposato. Sono aree che vanno assolutamente recuperate. È un riavvicinare la città al mare. Le risorse ci sono, in parte sono presenti nel patto per la città. La Fiera può rappresentare un valore aggiunto. Voglio ricordare che tra gli azionisti della Fiera ci sono anche Regione, Camera di Commercio e Autorità Portuale.
5. TRASPORTI E VIABILITA'
Come risolvere il caro parcheggi e i problemi del trasporto?
Marco Bucci - Questa è una politica che non sopportiamo e che noi elimineremo. Vogliamo fare come tutte le città moderne. Dobbiamo ridisegnare la metropolitana. Genova ha la fortuna di essere costruita lungo una linea sul mare e due nelle vallate. Questo progetto va portato avanti immediatamente. E poi, avere quattro parcheggi d'interscambio: Voltri, Nervi, in cima a Valbisagno e Valpolcevera. Facciamo esattamente come a Milano.
Gianni Crivello - Ovviamente è fondamentale potenziare il trasporto pubblico. Nonostante la riduzione di risorse regionale Amt è stata mantenuta in equilibrio. Sulla qualità del servizio ha pesato il mancato rinnovo del parco mezzi. Genova è una città difficile.
Altre pedonalizzazioni?
Gianni Crivello - Mi viene in mente il centro storico ma non solo. A Molassana e in altre situazioni abbiamo riqualificato e pedonalizzato con parcheggi d'interscambio
Marco Bucci - Io sono favorevole alla pedonalizzazione intelligente. Prima si portano dentro e fuori le persone, poi si pedonalizza. Altrimenti si penalizzano i cittadini.
Come gestire il rapporto tra città e porto?
Marco Bucci - Il porto è l'economia principale della città. Prima di tutto bisogna pensare all'infrastruttura a mare: la diga foranea, i moli, bisogna fare in modo di sopportare navi anche di 18 mila - 20 mila teu. Deve essere in grado di portare merci dentro e fuori: autostrade e soprattutto reti ferroviarie. Dobbiamo poi creare l'infrastruttura tecnologica: a Genova abbiamo l'opportunità di avere un sistema digitale all'avanguardia nel mondo. Ce la possiamo fare.
Gianni Crivello - Il compito del sindaco è quello di superare le fratture che ci sono state. Il porto è Genova, Genova è il porto. Bisogna intervenire con infrastrutture, innovazioni tecnologiche ma anche recupero di aree. Lo sviluppo deve essere sostenibile. L'aspetto delle mega navi, ma anche il turismo.
Che ne facciamo dell'Hennebique?
Gianni Crivello - Bisogna ragionare. Demolirlo? Perché no. Una struttura fatiscente non più a norma, in piazza Cavour, è stata svuotata e ora c'è un mercato del pesce a norma. In Valbisagno, sì: il pesce lo vendono anche a Milano. La struttura di piazza Cavour pensiamo di recuperarla. Sei a due passi dal Bigo, nel cuore del porto turistico.
Marco Bucci - Io penso a un bellissimo mercato all'ingrosso, per genovesi e turisti, e anche un posto dove si possa mangiare il pesce e avere un fast-food come a Seattle in America.
6. IL TURISMO
Cosa fare per lanciarlo?
Marco Bucci - Deve essere supportato dall'amministrazione, con marketing territoriale, facilitazioni. Non possiamo più pensare che l'amministrazione venga vista come un ostacolo. Quando i turisti vengono qua, e ne arriva circa un milione con le crociere, prendono l'autobus e vanno a Serravalle. È una delle cose più odiose.
Gianni Crivello - Credo sia fondamentale proseguire su questa strada. Chi avrebbe mai detto che la città si sarebbe ripopolata di turisti? Siamo soddisfatti. Bisogna fare ancora di più ma siamo sulla strada giusta. Basta girare e uscire, si verifica di persona.
7. IL PROGRAMMA
Quali sono i vostri punti chiave?
Marco Bucci - Abbiamo preparato una prima bozza del nostro patto con i genovesi dove ci sono cinque azioni chiave. La prima riguarda i 30 mila posti di lavoro, che nascono da uno studio di programma che abbiamo fatto. Certamente non sarà facile farlo ma so che è possibile. Una città più sicura. Mobilità e trasporti più efficienti. La semplificazione: vogliamo che il cittadino possa fare tutto quanto a casa sua senza andare per uffici. E ovviamente le infrastrutture.
Gianni Crivello - Prima di tutto devo garantire la piena attuazione degli investimenti già in atto. E poi la città non sarà mai smart se non è una città sicura. Il grande tema delle manutenzioni, il lavoro con il Comune soggetto fondamentale, la cultura e il turismo, scuole e università che devono rappresentare un elemento fondamentale, il centro storico, la rigenerazione urbana. La partecipazione troverà uno spazio importante. Bisogna valorizzare i municipi. Un piano di assunzioni del Comune è possibile, soprattutto intervenendo nei cantieri.
Ha qualche nome per la giunta?
Gianni Crivello - No, la presentazione me la sono fatta da solo perché la spinta è arrivata dai cittadini.
Marco Bucci - Sono sicuro al 100% che non saranno tutti politici. Sono sicuro che prenderò io le decisioni. Siamo tutti assieme per fare tutti un ottimo lavoro. Abbiamo tutti la stessa visione.
8. DOMANDE INCROCIATE
Crivello: Bucci, riuscirà a scrollarsi di dosso le idee politiche della Lega? Assolutamente sì: ho una visione e un piano operativo. Su quello ho scommesso e sono qui per fare quello che abbiamo detto.
Bucci: Crivello, io sono abituato a lavorare coi risultati. Di fronte ai risultati di questi ultimi 5 anni, come si piuò portare avanti un progetto? Per quanto riguarda il mio lavoro ccredo di aver dimostrato che centinaia di milioni sono stati investiti per garantire alla città sicurezza e sviluppo. Credo di aver contribuito anche perché altri finanziamenti arrivassero a Genova. E anche alla cultura della protezione civile.
Crivello: Bucci, è stato tanto in America, ma amministrare un Comune non è la stessa cosa di un'azienda? Se non si sa come si amministra un'azienda non si sa come si amministra un Comune. Chi ha ottenuto i risultati può fare i progetti, chi non li ha ottenuti non può amministrare una città.
Bucci: Crivello, questa mancanza di comunicazione come può essere considerata un risultato? Sono molti i cittadini che mi hanno riconosciuto impegno e trasparenza, i risultati ci sono. Ovviamente i risultati ci sono.
9. LE DOMANDE FINALI
Crivello, si prenderebbe un manager come Bucci? Sì, perché no?
Bucci, si prenderebbe un assessore alla Protezione Civile come Crivello? Sì, ma solo se non ne trovo uno più bravo.
Quante donne ci saranno?
Marco Bucci - Le donne hanno un sesto senso che gli uomini non hanno
Gianni Crivello - Le donne non hanno un sesto senso, hanno buon senso
Che giudizio dà alla giunta regionale e al Governo?
Marco Bucci - In Regione c'è un grosso cambiamento, molte cose stanno andando nel senso giusto. Il Governo? Non si può permettere senza mantenere
Gianni Crivello - Il Governo: le risorse investite ci sono state. Non do lo stesso giudizio sulla regione: credo che l'impegno del presidente sia proteso e indirizzato in altri settori della politica piuttosto che nella regione che presiede.
Possibile un ballottaggio? Ce la può fare? Con chi lo prevede?
Gianni Crivello - Non mi permetto di giudicare cosa è successo a casa dei 5 stelle. Ma penso più al centrodestra
Marco Bucci - Sono sicuro che andremo al ballottaggio con Gianni
C'è un luogo dove va a pensare in solitudine?
Marco Bucci - Vado sempre a pensare al Monte Giugo, tra Sant'Ilario e Nervi, dove andavo spesso da giovane.
Gianni Crivello - Anch'io cammino, la scelta più importante della mia vita l'ho presa sul Monte Pennello qualche giorno fa.
Marco Bucci - Però sul Monte Pennello c'è un rifugio, sul Monte Giugo no...
Dove porta un amico che non è mai stato a Genova?
Gianni Crivello - Sicuramente in centro storico. Se poi c'è poco tempo, a Boccadasse.
Marco Bucci - San Lorenzo, via Garibaldi, torniamo giù dalla Maddalena, Porto Antico, dopodiché corso Italia e Boccadasse. Con gli americani l'ho fatto N volte.
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