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Alla sala Cap 250 persone. L'ex M5s: "Ripartire dagli inizi del Movimento"
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 Niente "Effetto Genova", ma "Chiamami Genova". Paolo Putti ufficializza la sua candidatura a sindaco di Genova e il nome della lista che la sosterrà. E lo fa nel corso di una serata alla sala Cap del porto in cui prende corpo il suo progetto. Circa 250 le persone presenti tra politiici, rappresentanti del mondo associativo e cittadini pronti a dare una mano. "Il programma? Lo scriviamo stasera", dice prima che nel salone di San Benigno si formino i tavoli tematici incaricati di lavorare alle varie proposte.

"L'abbiamo chiamata così perché vogliamo specificare che è fatta dalla gente di Genova, dalle risorse di questa città", spiega Putti. E, pur essendo già stato candiato col M5s nel 2012, confessa che "sì, ho ancora paura, non ho le risorse che dovrebbe avere un sindaco. Ho molto da imparare. C'è di buono che dietro non ho nessuna organizzazione di partito né di movimento". Ma a giudicare dalle facce presenti, è già sicuro l'appoggio di Sinistra Italiana, ex M5s e parte della Lista Doria. Alla serata del lancio ci sono Luca e Gianni Pastorino, gli ex pentastellati De Pietro e Muscarà, Bruno e Pastorino di Fds, ex voti di maggioranza del sindaco come Clizia Nicolella.

"Se vogliamo vincere? No, è roba da competizione. Il quarto polo ambisce a presentare a Genova un progetto credibile che convinca i genovesi a tornare consapevoli", dice Putti. E la presenza di gente che faceva parte della maggioranza non crea imbarazzo? "No, se ognuno ha fatto altri percorsi per me non è un problema". Ancora bocche cucite sui nomi che faranno parte della lista, mentre assicura che, dopo i tavoli tematici, al programma lavorerà un "back office con tecnici competenti che lo interpreteranno ed elaboreranno". In un eventuale ballottaggio senza di lui "credo che non appoggeremo nessuno"

Porte aperte, dunque, anche a chi come Putti si è allontanato dai Cinque Stelle. "Noi ci rivolgiamo anche a loro. Dico che dobbiamo partire come avevamo fatto all'epoca del Movimento, confrontandoci tutti senza ideologie e con la Costituzione al centro. Ripartiamo da lì". Con lui ci sono volti che fino a cinque anni fa (o anche meno) non lo avrebbero mai sostenuto. "Ma il mondo cambia con una velocità clamorosa", dice Luca Pastorino di Possibile. Anche Gianni Pastorino (Sinistra Italiana) ha fatto la sua scelta dopo aver dato una chance a Crivello: "Una persona apprezzata, ma la sua era una candidatura indifesa. Noi invece vogliamo cambiare la città". Del resto lo stesso Putti non vuol parlare di "alleanza con la sinistra": "L'alleanza è con le risorse umane. Che sono anche a sinistra, ma non solo".