Il Papa a Genova, scatta il piano sanitario: stop ai ricoveri, precettati medici e primari

Un piano sanitario ad hoc è stato varato dall'assessorato alla Salute della Liguria in vista della visita del Papa a Genova, sabato prossimo. "L'arrivo del Pontefice - dice l'assessore alla Sanità Sonia Viale - richiamerà in città decine di migliaia di persone: è nostro compito garantire loro l'assistenza sanitaria in caso di necessità. Il mio ringraziamento va a tutto il personale medico, infermieristico, tecnico che si è messo a disposizione".

Al Policlinico San Martino progressivo rallentamento dei ricoveri programmati per aumentare i posti letto, identificata una unità di crisi, in coordinamento con tutte le direzioni sanitarie delle aziende dell'area metropolitana genovese, rinforzate le equipe mediche, chirurgiche, infermieristiche e tecniche in Pronto Soccorso, eventuale apertura delle 6 sale operatorie, garantita la disponibilità di ulteriori posti letto presso un'area attigua al Pronto Soccorso, potenziata la presenza delle professionalità in guardia attiva nelle 12 ore diurne, garantita la pronta disponibilità di tutti i direttori di struttura complessa, garantita una maggiore disponibilità di aree per l'accesso di ambulanze al DEA. Il San Martino è anche l'ospedale di riferimento nel caso il Papa avesse problemi di salute.

La Asl3 ha predisposto un ambulatorio mobile con a bordo un medico e un infermiere nel giardino antistante la stazione ferroviaria di Genova Brignole dalle ore 8 alle ore 20. All'ospedale Galliera rinforzate le equipe mediche, chirurgiche, infermieristiche e tecniche dalle ore 8 alle ore 20, rinforzato il personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso oltre che del blocco operatorio centrale Sono inoltre previste postazioni sanitarie in ogni luogo di incontro del papa con i fedeli.

In particolare, è stato potenziato anche il personale del 118 che nella giornata di sabato sarà in campo con circa 340 persone: 33 ambulanze, 39 coppie di soccorritori a piedi, di cui 7 con un medico, 11 postazioni di trattamento sanitario e 8 squadre del soccorso alpino.