
La storia è stata ricostruita dai carabinieri di Lucca. Tutto inizia nel marzo del 2016. Nell'abitazione della coppia, lui muratore, lei estetista, si introducono tre persone a volto scoperto, che parlano con accento ispanico. Schiaffeggiano i coniugi, li minacciano con una pistola e si fanno consegnare 5mila euro in contanti. Il tutto davanti ai figli minorenni.
La coppia, terrorizzata e minacciata di ritorsioni, non denuncia l'accaduto. Tre mesi dopo però i malviventi si ripresentano, e minacciano di dar fuoco alla casa se non vengono consegnati altri soldi. Stavolta se ne vanno con 6mila euro. Non è finita qui, perchè a seguito di minacce telefoniche la coppia sborsa altre 3mila euro.
Un'ulteriore richiesta di denaro fa però, finalmente, crollare i coniugi, che denunciano tutto ai carabinieri. Il muratore racconta di aver lavorato in passato a Santo Domingo e di essere praticamente sicuro che i tre aguzzini siano originari proprio di quel paese. Inoltre, sempre il muratore riferisce di aver conosciuto nell'isola dominicana Andrea Meucci, 47 anni, pisano, già noto alle forze dell'ordine.
È la pista giusta. Al termine delle indagini i carabinieri arrestano Meucci, la moglie di lui, Francesca Nervo, 46 anni, infermiera, e tre dominicani, poco più che trentenni che lavorano al porto di Savona: Teofilo Garcia Escano, Antonio Peguero ed Eugenio Montero.
Secondo i carabinieri Meucci e la moglie sono i mandanti, i tre dominicani gli esecutori delle rapine. Ancora da chiarire quale sia stata la motivazione che ha fatto finire la famiglia del muratore capannorese nel mirino dei malviventi.
IL COMMENTO
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