Ora finalmente vede la luce. Non solo quella che entra dalle finestre dell'interno 2 civico 74 di via Pastore case popolari sopra Voltri, ma anche quella della fine di un calvario iniziato tre anni fa.
E' la storia della signora Maria Di Giovanniantonio, 38 anni vedova, disabile, con un figlio 15-enne alle prese con una patologia cardiaca.
E' il 2014 quando Maria e suo figlio devono lasciare la loro casa di Fabriche, alture di Genova Voltri perché alluvionata. Trascorrono qualche giorno in albergo poi il Comune assegna loro un appartamento in via Pastore al civico 74. E'l'interno A. E' piccolo, ma soprattutto disagiato per il figlio disabile. E così Maria inizia la sua battaglia con Arte e con il Comune per ottenere un appartamento più idoneo.
All'inizio del 2017 sembra arrivare una prima soluzione. In seguito ad una proposta della stessa signora, arriva la concessione almeno sulla carta di un appartamento più idoneo sempre nello stesso stabile. E' al piano superiore, è più spazioso. La signora Maria, che vive con la sua pensione di invalidità e quella del figlio, si indebita per cominciare i lavori e spostarsi.
Ma l'agibilità per viverci non arriva. Ed iniziano quattro mesi di calvario.
Maria Di Giovanniantonio si rivolge a tutti, va più volte da Arte-azienda territoriale regionale per l'edilizia, negli uffici comunali, tenta invano di parlare con il sindaco Marco Doria.
Poi arriva martedì 4 luglio. Si gioca l'ultima carta. In fase di campagna elettorale aveva incrociato il candidato Marco Bucci. Ora Bucci è diventato il nuovo sindaco di Genova e la signora Maria prova ad incontrarlo. Senza appuntamento piomba negli uffici di palazzo Tursi esausta per la via crucis degli ultimi mesi.
Basta poco e il sindaco che la vede vagare nei corridoi si stupisce che la sua situazione ancora non si sia risolta."Entro 48 ore lei avrà la sua casa, questa situazione è una vergogna" le promette. Ed effettivamente mercoledì pomeriggio arriva una telefonata: ora quella casa all'interno 2 può diventare la sua.
"Non ci credevo - racconta la signora Di Giovanniantonio ai nostri microfoni - pensavo che fosse la solita promessa dei politici e invece mi devo ricredere e devo ringraziare il sindaco Bucci: non solo mi hanno dato le chiavi, ma anche quella residenza che prima mi era stata negata perché la casa dove abitavo non veniva considerata abitabile".
C'è la luce in quell'appartamento di via Pastore che deve ancora essere ristrutturato completamente prima che la signora Maria e il
figlio Raffaele possano andarci ad abitare. E' la luce che illumina il sorriso di chi è tornata a credere nelle istituzioni che una volta tanto hanno fatto quanto promesso.
cronaca
Disabile ottiene la casa popolare dopo silenzi e ritardi: "Ora torno a credere nelle istituzioni"
Per mesi senza risposte ha incontrato il sindaco Bucci e si è sbloccato tutto
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