La disposizione di sequestro preventivo è stata chiesta dal questore di Genova Sergio Bracco: l'indagine della Mobile denominata 'I conti del Tigullio' ha provato, hanno detto il questore Bracco e il capo della Mobile Calì, che "dopo l'arresto dei boss i familiari riuscivano a guadagnare ancora ingenti proventi tanto da aprire 9 nuovi conti correnti in cui sono stati depositati 135 mila euro".
Quell'indagine portò anche allo scioglimento del Comune di Lavagna e a sgominare il 'locale' ligure con l'iscrizione nel registro degli indagati di una trentina di persone (fra cui l'ex sindaco di Lavagna e ex parlamentare Gabriella Mondello) e l'arresto di Paolo Paltrineri e Francesco Rodà. I reati contestati agli indagati a vario titolo sono usura, estorsione, esercizio abusivo di attività finanziaria, traffico di stupefacenti e riciclaggio di denaro di provenienza illecita e intestazione fittizia di beni e società.
Fra i beni sequestrati alcuni appartamenti a Lavagna, Sestri Levante e Milano, garage a Milano e Lavagna, negozi a Lavagna e Sestri Levante, 20 conti correnti e depositi titoli, 5 auto di lusso, due società, una sala videolottery, un internet point centro scommesse a Lavagna e un ristorante a Sestri Levante.
IL COMMENTO
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