
“L’istituto già ribolle per le alte temperature ed il caldo infernale - sottolinea il segretario regionale Uil Penitenziari Fabio Pagani che ha segnalato il caso - Le condizioni di detenzione, oggettivamente affliggenti, non fanno altro che alimentare nervosismi e ensioni tali da farlo diventare un altoforno. Il detenuto bosniaco , è praticamente fuori controllo , gli agenti di sorveglianza stanchi e sovraccaricati di lavoro debbono limitare la tensione che si sta creando anche con gli altri detenuti, ormai stufi della presenza del bosniaco psichiatrico" .
La Uil Penitenziari non manca poi sottolineare per l’ennesima volta il grave sovraffollamento non rinunciando a stuzzicare l’Amministrazione Penitenziari circa la gestione del personale.
"Alle 24.00 di ieri erano presenti 660 detenuti - ha concluso Pagani a fronte di una capienza regolamentare di 450".
IL COMMENTO
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