
"Un modo per conoscerci tra tutti i residenti della zona - spiega Maria Cristina Turco, che con altri residenti ha dato vita al Gruppo spontaneo 16128 - ma anche a quelli delle vie limitrofe e per scambiarci idee e progetti per riprenderci il quartiere". Da mesi, gli abitanti delle Grazie denunciano gli episodi di degrado e violenza a cui assistono con sempre più frequenza.
"Abbiamo presentato esposti - continua Turco - cercato le istituzioni. Ma nessuno fa nulla. I fondi sono tutti chiusi: avevamo cercato di prenderne in affitto qualcuno per organizzare attività doposcuola per i ragazzi, ma gli affitti sono troppo alti e i proprietari preferiscono tenerli chiusi piuttosto che abbassare i prezzi. Con questa iniziativa vogliamo fare in modo che i meravigliosi, storici e inconfondibili vicoli non si trasformino in terra di nessuno o latrine a cielo aperto ma che ri-diventino il prolungamento della nostra "casa", intesa come luogo aperto dove poter stare bene insieme, dove crescere i nostri figli, dove creare relazioni, lavorare, ospitare visitatori e curiosi, dove custodire e mantenere beni comuni unici di cui tutti dobbiamo beneficiare".
IL COMMENTO
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