Gli interrogatori sono proseguiti fino a tarda sera. Ora è il momento di tirare le fila e di mettere assieme i pezzi di un puzzle che manca ancora di qualche tassello. Come i risultati degli esami delle impronte rilevate sulla porta della cantina o il dna rilevato sulla fascetta da elettricista che ha strozzato Olivieri e non appartiene alla vittima.
L'assassino che ha colpito l’uomo prima con un attrezzo pesante, ancora non recuperato, e poi strangolato ha dunque lasciato tracce. Come quelle che potrebbero essere estrapolate dalle telecamere della zona. Chi ha ucciso Olivieri è scappato da una porta d'emergenza come se l'azione fosse stata pianificata, ma nella zona ci sono comunque occhi elettronici che hanno ripreso qualcosa seppur da lontano.
La squadra mobile genovese ha già fissato un'ora del delitto tra le 6 e le 9 del mattino e ha raccolto una serie di testimonianze. L’omicidio che sembrava ruotare semplicemente attorno alla sfera familiare con l'ex moglie, già condannata per aver dato alle fiamme lo scooter della vittima racconta anche altro: alcune dipendenze della stessa donna e forse anche qualche debito di cui per ora non c'è traccia. Si verificano gli alibi e qualcuno potrebbe non tenere.
Intanto a parlare è l'avvocato di Gesonita Barbosa, Nicoletta Peri: "La mia assistita sta vivendo ore difficili e sta subendo una vera gogna mediatica. Per prima cosa non è divorziata in quanto per il momento c'e' stata la sola udienza presidenziale che di fatto ha stabilito l'assegno mensile, l'affido dei figli minori agli assistenti sociali pur restando a vivere nell'abitazione del padre".
Gesonita Barbosa è soggetta a obbligo di firma ogni giorno? "Assolutamente no - spiega il legale - perchè comunque è previsto l'appello. Ho sentito al telefono la mia assistita che è sconvolta e preoccupata soprattutto per i figli. E' stata sentita come teste e per la formalità per autorizzare l'autopsia del marito e non esistono a suo carico nessun tipo di iniziative della procura".
Addosso al cadavere è stato trovato il cellulare: da un primo controllo Olivieri fra l'ora del delitto e la sera precedente non aveva ricevuto telefonate o messaggi. O forse: gli assassini li hanno cancellati. La mobile lo scoprirà dagli accertamenti telefonici. I poliziotti, coordinati dal primo dirigente Marco Calì, scavando nella vita dell'artigiano hanno scoperto che la moglie brasiliana avrebbe ricevuto non molto tempo fa una donazione di 90 mila euro dall'anziano amico con cui era in compagnia ieri. Una cifra che la rendeva economicamente indipendente.
La donna era da tempo in attrito con il marito con cui era in fase di separazione. La brasiliana avrebbe fornito un alibi. Una svolta alle indagini potrebbe arrivare dalle telecamere della zona.
IL COMMENTO
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