salute e medicina

Ore di coda e lamentele nelle sale d'attesa
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Pronto soccorso della regione in tilt, ore di attesa per una visita, proteste e lamentele che corrono in città, per le strade, in tv, sul web e sui social. In questi giorni di festa si sta vivendo un vero e proprio caos nei centri liguri di primo soccorso. E Primocanale ha raccolto le voci e le testimonianze di chi in queste ore vive il disagio per se o per i propi cari bisognosi di cure.


Abbiamo registrato i vostri racconti davanti alle nostre telecamere, sui social e al telefono. Anche otto ore per una visita, ma c'è anche chi dopo aver aspettato dieci ore sopra una barelle ha dovuto attendere oltre 5 ore per un catetere nell'impossibilità di misiurare la pressione. E poi ancora chi ci ha raccontato che il prorprio figlio di 3 anni con la febbre a 41 è stato curato al telefono. E la situazione si ripete uguale ora dopo ora e in tutti i pronto soccorso della regione. Come all'ospedale Borea di Sanremo, anche qui attese infinite e via alle lamentele e alle proteste di chi attende, paziente.


Tra i motivi del caos la questione del numero di personale operativo in queste giornate, l'irreperibilità dei medici di famiglia durante le festività e poi ancora il picco influenzale previsto proprio tra la fine di dicembre e i primi giorni di gennaio.    


Dura la presa di posizione dei sindacati. Il responsabile della sanità in Liguria dellla Cgil Igor Magni a dice: "E' un disastro annunciato, sapevamo che si sarebbe creata questa situazione e proprio per questo avevamo chiesto all'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale di accelerare sulle assunzioni del personale". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Gabriele Bertocchi, segretario generale Funzione Pubblica Cisl Liguria: "La situazione si trascina da tempo, ed è dettata principalmente dall'assenza di personale che va avanti da tantissimi anni. Adesso c'è il concorso per gli infermieri e questo sarà un innesto importante ma sicuramente i nuovi ingressi non basteranno per coprire le 'uscite' di chi andrà in pensione".     


Ma dalla Regione arriva la risposta del commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli: "Il sistema in questi tre giorni particolari ha retto al grande flusso. Siamo stati in grado di rispondere alle tante richieste. Ci sono stati più di 4mila accessi e in tutti questi casi sono stati rispettati i tempi previsti dalla normativa nazionale e regionale".

Netta e decisa la presa di posizione del Pd regionale che attacca: "Locatelli si dimetta dalla carica" chiedono i consiglieri democratici Raffaella Paita, Sergio Rossetti e Giovanni Lunardon.  


L'assessore alla Sanità regionale Sonia Viale attraverso un comunicato spiega: "Siamo in un momento post festivo. Dopo il lungo ponte di Capodanno era previsto un afflusso massiccio di pazienti nei pronto soccorso liguri, oltre 200 solo ieri all’Ospedale Policlinico San Martino, ma la situazione è stata gestita dal sistema ospedaliero e non si devono creare allarmismi nella popolazione". E sulle lamentele arrivate dalla minoranza in consiglio regionale è lo stesso assessore a rispondere: "Il Pd non trovando altri appigli punta su una presunta mancata risposta da parte del territorio rispetto alkla situazione attuale, il tutto è però smentito dall'effettivo potenziamento della Guardia Medica, che proprio in questi giorni di festività sta dando risultati importanti". 


Durissima dai microfoni di Primocanale la presa di posizione di Giulia Stella, segretario generale Cigl Savona: "Quando si mettono insieme due tre cose tutte assieme come i tanti turisti, il picco influenzale e le feste si scatena la tempesta perfetta. Siamo di fronte alla mancanza di un filtro territoriale. Ci hanno pure detto che il sistema sta reggendo. Non siamo preoccupati, siamo disperati". Il sistema è immobile, e le risposte che arrivano sono scellerate. Non risolvono di certo il problema. Il sistema così crolla, non regge più. Il nostro sistema sanitario produce costi troppo alti, siamo una regione del nord che però non ha gli standard del nord, e la scelta di avvantaggiare i privati è grave. Qui ci troviamo davanti o a incopetenza o a malafede".



AGGIORNAMENTI



14.10 - Sulla situazione interviene anche il consigliere regionale del M5s Alice Salvatore: "Ci sono altre regioni in Italia dove le cose stanno funzionando, in Liguria no. Semplicemente bisogna iniziare a creare un sistema più articolato sul territorio, serve una rete migliore e maggior coordinamento tra pronti soccorso e medici di base. Le case della salute potrebbero essere una soluzione adeguata. La giunta Toti sta puntando molto sugli investimenti dei privati. Ma che senso ha affidare tanti soldi a persone che hanno dimostrato in passato di non saper fare bene il proprio lavoro? Il sistema Alisa è molto costoso per la nostra regione. Locatelli è venuto dalla Lombardia appositamente per ricoprire la carica di commissario straordinario, ma i suoi risultati ottenuti in Lombardia nonj sono stati apprezzati dai cittadini di quei territori". 
 

14.00 - Queste le parole dell'Assessore regionale alla sanità Sonia Viale nel corso della conferenza stampa appositamente indetta per riferire sulla situazione legata all'emergenza nei pronto soccorso liguri: "Il termine emergenza è appropriato perché l’afflusso è straordinario, tutto dovuto alla concomitanza tra festività e picco influenzale. Anche il grande afflusso di turisti nella nostra regione ha inciso. Nella Asl3 si è registrato un aumento del 30%. Ai cittadini è giusto dire che c’è stata una pronta risposta per i codici rossi e gialli, in questo caso sono state rispettate le indicazioni. Il codice verde e il codice bianco il discorso è diverso. Se uno aspetta ore sono tante ma in giorni particolari come questi ragionevolmente si può dire a un cittadino che la lunga attesa non è un disastro, ma è certamente una situazione da migliorare. Dalle 60 barelle lungo i corridoi si è passati ai 25. Sono aumentati i posti letto. Alcuni nostri ospedali hanno dei deficit strutturali, di spazio. Per questo come Regione abbiamo rimarcato l’importanza che Genova abbia un ospedale nuovo e si velocizzi il processo per il Galliera.
Molti turisti nei nostri pronti soccorso? Come regione a vocazione turistica certamente ci dobbiamo porre anche questo tipo di problematica e trovare soluzioni.


13.20- Il consigliere regionale del Pd Raffaella Paita analizza la situazione e attacca la Regione: “L’assessore Viale sta affrontando una realtà totalmente differente da quella che stanno vivendo i cittadini. La Regione non è stata in grado di mettere in campo una organizzazione capace di far fronte a una emergenza che si sapeva si sarebbe verificata. È successo anche l’anno scorso e l’anno prima a ancora. È incredibile che la Regione continui a dire che non c’è nessuna emergenza. Ai nostri cittadini è giusto presentare un sistema totalmente impreparato? Non penso. E’ bene che la Regione si faccia delle domande. Qualcuno ha sbagliato, è evidente. Se io fossi l’assessore Sonia Viale prenderei atto della situazione e mi farei delle domande per trovare delle soluzioni. Non dico che quando c'eravamo noi le cose andassero in modo perfetto ma qualcosa l'avevamo fatta. Noi siamo a disposizione da domani mattina per mettersi al lavoro per correggere le storture evidenziate nel sistema. La realtà è fatta che ci sono tanti pazienti anziani che hanno bisogno di cure costanti”.