Cronaca

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Entro poche settimane, non appena entrerà in vigore la nuova legge sulle cremazioni approvata dal Consiglio regionale, anche in Liguria si potranno disperdere in mare, nei laghi, nei fiumi o in aree dedicate nei cimiteri o in giardini privati le ceneri dei propri cari. La dispersione sarà consentita però solo su espressa manifestazione di volontà del defunto, resa nel testamento o con un'altra dichiarazione scritta, e per effettuarla è necessario il nullaosta del comune in cui viene fatta. La dispersione è consentita in aree appositamente dedicate mentre quella in mare, nei laghi e nei fiumi è consentita, dice la nuova legge, "nei tratti liberi da natanti e da manufatti". La dispersione è vietata nei centri abitati. In base al provvedimento, l'autorizzazione alla cremazione dei defunti è rilasciata dal comune in cui è avvenuto il decesso e può essere rilasciata in seguito alla disposizione testamentaria del defunto, all'iscrizione certificata dal rappresentante legale, alle associazioni riconosciute che abbiano fra i propri fini statutari la cremazione dei propri associati. In mancanza di una disposizione testamentaria, o di qualsiasi altra espressione di volontà da parte del defunto, la cremazione può essere decisa dal coniuge o, in difetto, dal parente più prossimo e, in caso di concorrenza di più parenti dello stesso grado, dalla maggioranza assoluta di essi manifestata al comune di decesso o di residenza. Entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della legge, la giunta adotterà uno specifico regolamento, mentre entro 60 giorni dall'approvazione del regolamento regionale, i comuni dovranno adeguare il regolamento di polizia mortuaria vigente. Franco Bonello (Unione a Sinistra) ha espresso la sua soddisfazione: "Questa legge rappresenta un progresso, perché colma un vuoto normativo recependo la legge nazionale 130/2001 e adegua anche la Liguria a molti Paesi europei".