GENOVA: LE DISPOSIZIONI DEL COC
L'ultimo aggiornamento Arpal conferma lo scenario: a Levante e Ponente temperature in salita e ondata di gelo ormai terminata. Ma intorno al capoluogo e nell'entroterra resta aria molto fredda nei bassi strati. E scatta perciò l'allarme gelicidio. Già nel tardo pomeriggio di giovedì si sono moltiplicate le segnalazioni di ghiaccio e galaverna su strade, marciapiedi e linee elettriche. I sindaci dell'entroterra fanno appello a "limitare al massimo gli spostamenti in auto". Anche in alcuni quartieri genovesi la pioggia caduta dopo la neve è congelata a contatto col suolo.
TUTTE LE FOTO
"Ci saranno nuove precipitazioni diffuse dal primo mattino fino alle ore centrali - spiegano i previsori di Arpal - saranno sicuramente nevose all'interno, ma il punto spinoso è capire cosa succederà sulla costa centrale. C'è il rischio di gelate e pioggia ghiacciata. Le precipitazioni potrebbero assumere carattere di rovescio e quindi più difficili da gestire. Nel complesso finirà tutto intorno all'ora di pranzo".
L'ALLERTA NEVE DI VENERDI' NEL DETTAGLIO (scarica qui il bollettino completo)
- ZONA A (Ventimglia-Noli): nessuna allerta
- ZONA B (da Spotorno a Camogli comprese, Val Polcevera e Alta Val Bisagno): nei Comuni costieri allerta gialla fino alle 6, quindi arancione fino alle 15. Nei comuni interni gialla fino alle 6, poi arancione fino alle 15.
- ZONA C (da Portofino a Sarzana): nei soli Comuni interni allerta gialla fino alle 15
- ZONE D ed E (Valle Stura ed entroterra savonese fino alla Val Bormida, Valle Scrivia, Val d'Aveto e Val Trebbia): allerta gialla fino alle 6, poi arancione fino alle 15.
22.05 Comunicato del Comune: "Segnalata per la serata e la nottata condizioni di gelicidio.
Le precipitazioni in atto, associate alle temperature che si approssimano intorno allo zero, fanno sì che al suolo si creino lastre di ghiaccio che causano forti problemi alla viabilità e pericolo per l’incolumità dei pedoni. Si raccomanda pertanto di limitare al massimo gli spostamenti e di seguire le norme di autoprotezione pubblicate sul sito della Protezione civile comunale".
20.45 Strade ghiacciate in Val Bisagno
19.00 - Sulla costa si sta verificando il temuto gelicidio: la pioggia inizia a ghiacciare sullo strato di neve ancora presente al suolo.
TRENI
Rfi manterrà fino alle 15.00 il livello “emergenza grave” del proprio Piano neve e gelo, garantendo oltre l’80% dell’offerta regionale giornaliera. Nello specifico, sulla linea costiera operativo il 55% dei treni metropolitani Voltri-Nervi e il 90% dei treni Sestri Levante-Savona, sulla Brignole-Arquata cancellati solo tutti i treni con orgine o termine corsa a Busalla, sulla Genova-Acqui operativo il 50% dei servizi, sulla Savona-Torino operativo il 60% dei servizi e tutti i regionali veloci Ventimiglia-Savona-Torino, sulla Genova-Milano confermati i regionali veloci (il treno 2181 avrà orgine da Milano Rogoredo). Sulla tirrenica operativo il 100% dei treni a lunga percorrenza. Tre intercity cancellati tra Genova e Milano.
LE PREVISIONI
GIOVEDI’ 1 MARZO: precipitazioni a carattere nevoso su tutta la regione; deboli su costa di BC, possibili spolverate nevose fino al pomeriggio/sera su costa di A. Nevicate tra deboli e moderate nell'interno. Zero termico in rialzo e passaggio a pioggia sugli estremi della regione ad iniziare dalla costa. Possibili gelate diffuse con episodi di gelicidio nelle vallate interne. Venti settentrionali di burrasca sul Levante, burrasca forte sul Centro Ponente con raffiche fino a 90-100 km/h. Elevato disagio per freddo.
VENERDI’ 2 MARZO: peggiora dalle prime ore del mattino con precipitazioni diffuse, a carattere nevoso, anche in forma di rovescio, di intensità fino a moderata nell'interno. Probabile trasformazione delle precipitazioni in pioggia nel corso dell'evento sulla costa di B, con possibilità di gelicidio. Possibili gelate diffuse con episodi di gelicidio anche nelle vallate interne. Venti da Nord di burrasca forte su AB, burrasca su CDE con raffiche fino a 80-90 km/h. Mare fino a loc. agitato su AB, mareggiata su C la sera. Disagio per freddo fino a moderato su ABCDE
SABATO 3 MARZO: nuovo impulso perturbato con precipitazioni diffuse anche a carattere nevoso su DE ed interno di B. Rialzo termico, specie sulla costa. Vento forte da Nord su AB con raffiche fino a 70-80 km/h. Mare localmente agitato al mattino su C. Disagio fisiologico per freddo su BDE.
PROBLEMI PER IL VENTO
Sono stati oltre 40 gli interventi dei pompieri di Genova per danni provocati dal forte vento che per tutto il giorno ha spirato forte arrivando a toccare raffiche di 100 km/h. Il servizio più complesso alle 10 in via Sant'Alberto a Sestri Ponente dove un albero è crollato e ha danneggiato un palo della telecom bloccando la strada e isolando la zona e il cimitero dei Pini Storti, oggi chiuso come tutti i camposanti della città. La pianta è stata tagliata dai vigili del fuoco e la strada liberata dopo circa un'ora. Numerosi gli interventi dei pompieri per danni provocati dal vento nel centro storico a in altri quartieri fra cui San Fruttuoso e Castelletto. Molte le segnalazioni di oggetti pericolanti che rischiavano di cadere sulla strada, dalle persiane ai rami di alberi, dagli striscioni pubblicitari ai vasi di piante su terrazzi e davanzali.
NEVICATA A GENOVA
La città si è svegliata tutta imbiancata, anche se con pochi centimetri di neve. Nessuna criticità per il traffico sulle strade principali, mentre nei quartieri collinari il forte vento ha fatto ghiacciare la coltre bianca al suolo creando disagi alla circolazione dei mezzi pubblici e privati. Proseguono gli interventi di salatura da parte di Amiu, Aster, Municipi e volontari della Protezione civile, anche se molti cittadini si lamentano per non aver visto nessuno intervenire, soprattutto nelle vie secondarie.
NEVICATA NELLO SPEZZINO
Disagi di viabilità alla Spezia, dove è nevicato per ore e il manto nevoso ha raggiunto circa 10 centimetri. La neve ha coperto le imbarcazioni ormeggiate nel porticciolo dove in questi giorni la superficie del mare continua a ghiacciare. E' l'unica provincia ligure dove si sono registrati problemi, con il sindaco Pierluigi Peracchini che ha invitato i cittadinI a non uscire da casa. Nello spezzino l'allerta è arancione e non rossa come nell'imperiese dove invece non ci sono stati disagi.
Alcune auto si sono messe di traverso, bloccando in alcune zone la circolazione. I disagi maggiori nelle zone collinari della città dove la neve ha raggiunto anche i 20 centimetri, come nell'entroterra dello spezzino, con punte di 30 al passo dei Casoni in Val di Vara. In tutto lo spezzino continua a nevicare senza sosta. Al lavoro Provincia e Comuni per cercare di tenere pulite le strade.
Il raccordo autostradale tra La Spezia e Santo Stefano Magra è stato chiuso per circa un'ora. I militari del Comsubin sono intervenuti nella zona di Porto Venere per aiutare nello spargimento del sale. Ma c'è anche chi con la neve si diverte come il giovane che ha deciso di sciare sulla scalinata che porta alla chiesa di San Pietro, a Porto Venere, a due passi dal mare, o i migranti di un centro di accoglienza spezzino che per la prima volta hanno preso confidenza con il manto bianco. I vigili del fuoco e la protezione civile sono dovuti intervenire sulle alture tra Bonassola e Deiva Marina per aiutare una ambulanza che non riusciva a raggiungere una abitazione per un intervento in codice rosso. Le frazioni dei comuni della Val di Vara si raggiungono solo con catene e non senza difficoltà.
EMERGENZA MIGRANTI
Il presidente della Liguria Giovanni Toti ha lanciato un appello ai migranti accampati nel greto del torrente Roja a Ventimiglia che, nonostante le temperature sotto zero non vogliono recarsi al campo di accoglienza della Croce Rossa per il timore di essere identificati. "Il campo è aperto. E' ovvio che in questo caso è solo una questione di volontà. Mi appello a chiunque viva quella situazione di disagio di andare a farsi ristorare al campo".
Un falò attorno al quale è stato distribuito un po' di cibo è stato organizzato a Ventimiglia da don Rito Alvarez, parroco della Gianchette, che ha aperto il sagrato della chiesa di Sant'Antonio, in via Tenda. Sono decine gli stranieri, soprattutto centroafricani, che malgrado il gelo e la neve hanno preferito dormire nelle tende, scaldati da qualche falò acceso sul fiume, pur di non trasferirsi nel più attrezzato centro di accoglienza del parco Roja, dove potrebbero beneficiare di vitto e alloggio gratuito, per il timore di essere identificati e schedati, vedendo così compromesso per sempre un loro ingresso in Francia. Per chi viene identificato nel nostro paese, infatti, viene riconosciuto l'ingresso in Italia e, una volta entrato abusivamente in Francia, lo straniero verrebbe subito respinto alla frontiera di provenienza. Il parroco ha anche aperto le porte della chiesa, per chi volesse entrare e trovare temporaneo riparo dal freddo.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci