cronaca

Disservizi Atp, la lettera di protesta di una giovane alla redazione di Primocanale

"Spendo 680 euro l'anno per l'abbonamento"
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Una situazione giudicata ormai insostenibile, ma esposta con grande educazione. Le parole dell'amarezza giungono dall'entroterra genovese e sono firmate dalla ventiseinne Marta Morando. Riferimento i disservizi degli autobus Atp che coprono le linee extraurbane. Qui la sintesi della vicenda esposta attraverso una lettera recapitata alla redazione di primocanale.it. 


"Da più di 10 utilizzo i mezzi Atp per spostarmi da Montoggio a Genova, prima per la scuola poi per l'università e adesso per il lavoro. Nonostante alcune problematiche ci siano sempre state, non ho mai espresso il mio parere in merito scrivendo o chiamando gli uffici preposti poiché sono consapevole che non tutto possa sempre essere perfetto e che la situazione economica non consenta ingenti investimenti. Adesso però la situazione è diventata insostenibile. Corse sempre meno frequenti, mezzi vecchi, rotti, assolutamente insalubri poiché non puliti da mesi e talvolta anche insufficienti per trasportare tutti gli utenti. Questa mattina - un esempio tra i molti di questi ultimi mesi - la corriera delle ore 07:35 da Montoggio diretta a Genova Pizza della Vittoria via A7 (numero identificativo del mezzo 4421) è partita dalla rimessa già con dei problemi. Arrivati a Casella l'odore di bruciato era diventato insostenibile e l'autista si è nuovamente fermato in rimessa per cambiare mezzo. Dopo 15 minuti di attesa (temperatura - 5 gradi) veniamo fatti risalire su un altro mezzo (numero identificativo 4424, targa BM 349 TC ). Sporcizia, sedili consunti e rotti, buchi e perdite sono evidenti. Aggiungo anche che il mezzo è maleodorante, il riscaldamento è rotto e le luci non funzionano. Che altro aggiungere? Io come altre decine di persone pago circa 680 euro l'anno per un servizio che non può definirsi tale.
Spero che queste mie parole possano se non cambiare la situazione almeno rendere consapevoli i responsabili che gli abitanti della Vallescrivia e di tutto l'entroterra dipendono da aziende come Atp e che se non si prenderanno immediate decisioni in merito la situazione non potrà che peggiorare".
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