
La struttura posta sotto sequestro è in legno e di oltre 120 metri quadrati, con annessa sovrastruttura di copertura, e un locale per il servizio bar, con circa 25 tavoli e oltre 60 sedie. Secondo gli uomini della capitaneria mancavano le autorizzazioni demaniali ed edilizie.
I titolari dei bagni Doria erano stati indagati insieme a un geometra della capitaneria di porto e uno privato. Dalle indagini, coordinate dal pm Cristina Camaiori, era emerso che sia il cemento, sia il ferro dei piloni che sorreggevano la terrazza sul lungomare erano in condizioni disastrose, ma lo stabilimento aveva ugualmente ricevuto il certificato di stabilità all'inizio della stagione.
IL COMMENTO
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