
"Il progetto si propone come strumento preventivo e riabilitativo per i conducenti che abbiano commesso violazioni del codice della strada", sottolinea Daniela Frisone, coordinatrice del gruppo di lavoro di psicologia del traffico dell'Ordine degli Psicologi della Liguria. "L'obiettivo è di proporre percorsi integrativi ai tradizionali lavori di pubblica utilità, rafforzando una corretta percezione del rischio attraverso l'aumento della consapevolezza dei processi alla base del comportamento alla guida, al fine di ridurre le recidive".
Dal 2013 al 2018 sono stati circa 2.800 i casi di guida in stato d'ebbrezza senza incidenti e di queste circa 800 guidatori sono stati ammessi alla messa in prova. "Occorre un approccio di tipo educativo con un percorso di presa di coscienza e di percezione del rischio", ha affermato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, intervenendo al convegno. Chi verrà ammesso al progetto dovrà seguire una serie di incontri con psicologi e avvocati, ma anche partecipare a laboratori sulla percezione del rischio, sull'alcol e la guida, lezioni e focus group.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso