"La ricostruzione del ponte va pensata in una ottica futura che contempli una visione urbanistica nuova della Valpolcevera e una integrazione con la Gronda.Col ponte Morandi in servizio la Valpolcevera era connessa male all’autostrada, in quanto si appoggiava ai caselli di Cornigliano, Bolzaneto, Genova-ovest Sampierdarena, e richiedeva l’attraversamento di parti di città trafficate. Oggi, con la costruzione di un nuovo ponte, c’è l’opportunità connettere meglio la Valpolcevera realizzando una nuova connessione all’altezza di Ikea-Ansaldo ovvero al centro dell’area commerciale-industriale. Come? Abbassando il livello del ponte in corrispondenza di corso Perrone, e realizzare nuove gallerie in leggera discesa dal casello di Cornigliano–aeroporto: si riesce quindi a creare uno svincolo “Perrone-Morandi” che connetterebbe l’area alla futura autostrada “declassata”, connetterebbe direttamente sia il ponente genovese che il centro Genova attraverso Genova-ovest e libererebbe la viabilità urbana da una notevole mole di traffico. Non trascurabile la diminuzione della “criticità” attuale legata alla unicità di vie di comunicazione, che così drammaticamente stiamo vivendo in questi giorni" scrive Forzano.
Lo stesso Comitato, poi, manifesta apprensione per lo stato di molti piloni presenti lungo l'autostrada A6 Savona - Torino: "Lo stato di quel cemento è ormai deteriorato, abbiamo inviato un ampio reportage al prefetto di Savona".
IL COMMENTO
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