![](https://www.primocanale.it/materialiarchivio/immagininews/20181128141535-ferrero_allo_srtadio.jpg)
Questa ed altre ragioni erano e sono all’origine della presa di posizione di Primocanale in merito alla concessione dello stadio “Luigi Ferraris” da parte del Comune di Genova alla Sampdoria (e al Genoa) per ben 99 anni. Ci eravamo opposti e ci opponiamo a questa soluzione perché è impensabile concedere un bene pubblico e così ampio credito a chi – scrivevamo appena pochi giorni fa – oltre a non avere radici profonde nel tessuto produttivo e imprenditoriale della città è animato da logiche, per quanto legittime, esclusivamente mercantilistiche. Se poi si dovesse scoprire, come sta emergendo dall’inchiesta, che queste attività sono pure personalistiche ed affaristiche, allora la situazione sarebbe molto più grave.
Non solo. Oggi Ferrero e Preziosi, domani chi? Impossibile saperlo, se la concessione è di 99 anni e dunque al buio. Un regalo a chi verrà dopo di loro per fare cosa e come di Sampdoria e Genoa non è ovviamente dato saperlo. Ci auguriamo che quanto sta accadendo a Ferrero in queste ore rappresenti un ulteriore motivo di riflessione per Palazzo Tursi e questa assurda idea di trasferire lo stadio di Marassi per quasi un secolo ai due presidenti tramonti definitivamente.
Per quanto riguarda la Sampdoria – pur con l’auspicio che Ferrero risolva i suoi guai giudiziari, peraltro non unici (pochi mesi era riuscito sul filo di lana ad evitare che il cinema Adriano di Roma, di sua proprietà, finisse all’asta) – i problemi sono appena iniziati. La Procura Federale ha infatti aperto un fascicolo a carico di Massimo Ferrero, nella sua qualità di presidente della Sampdoria, acquisendo gli atti dall’autorità giudiziaria ordinaria. Le conseguenze a carico della società e della squadra potrebbero rivelarsi pesanti.
IL COMMENTO
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