cronaca

2 minuti e 14 secondi di lettura
Provate a uscire di casa e trovarvi un muro di due metri distante appena 80 centimetri dalla soglia del portone. E' quanto accaduto in via Ferri a Fegino al signor Franco. I lavori effettuati durante le festività sono terminati nei tempi annunciati dal Comune.


Si è trattato di una serie di limitazioni e chiusure necessarie a al completamento dei lavori per la messa in sicurezza del rio Fegino. Ma la mattina del 28 dicembre i residenti si sono svegliati con una 'bella' sorpresa, si fa per dire. Un muro di contenimento a due passi da finestre e portoni del piano terra.

"Il progetto iniziale prevedeva un muro di 20 centimetri e poi una ringhiera - spiega un residente della zona -. Poi hanno dovuto alzare il livello della strada e il muro di contenimento è diventata questo". Trasportare un mobile o far uscire un qualsiasi oggetto di grandi dimensioni è diventato praticamente impossibile
"Se qualcuno dovesse sentirsi male, devono venire a prenderlo con l'elicottero perchè la barella non ci passa" spiega amaramente un altro residente della via interessata dal muro della discordia.


Ieri intanto il sindaco di Genova Marco Bucci è venuto di persona a vedere la situazione. E' rimasto a lungo a discutere con i rappresentanti del comitato dei residenti. L'obiettivo è trovare una soluzione capace di ridare aria, a chi qui ci abita. E all'orizzonte si intravedono già delle modifiche da apportare ai lavori fatti. "E' stato un progetto sbagliato alla base - spiegano ancora in coro i residenti - Ora bisognerà nuovamente intervenire per risolvere i problemi che sono stati creati, ci sono delle modifiche che andranno per forza fatte".


Il cantiere, in questa parte di Genova soffocata dal traffico da quel tragico 14 agosto, va avanti da oltre sei anni. I lavori iniziati nel 2013 si sarebbero dovuti conludere 240 gioni dopo. Tempi lunghi invece che si sono dilatati oltre misura. E per chi abita a Fegino ad aumentare a dismisura sono stati soprattutto i disagi. "Dal crollo di ponte Morandi qui abbiamo dovuto sopportare il traffico costante con le code fino alle 22 di sera. La gente esasperata che suonava per il nervosismo. Non abbiamo detto nulla perchè abbiamo capito il momento però ora basta. E' arrivato il momento che i lavori si concludano definitivamente". In questi anni diversi parcheggi sono spariti e così a farne le conseguenze è stato anche il lavoro. "Senza i posteggi anche le attività del luogo ne risentono, vogliamo tornare a come eravamo prima". Nell'attesa intanto il signor Franco quando esce di casa vede davanti a sè due metri di cemento a due passi dal suo portone.