Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, "approfittando" dell’utile realizzato dalla società blucerchiata dalla sua finanziaria, la Sport Spettacolo Holding, si è "premiato" con un bel dividendo di circa 600 mila euro.
Lo rivela il sito businessinsider.com, che ha analizzato tra le righe il verbale dell'assemblea degli azionisti, che tra le altre cose ha approvato il bilancio del 2017 della Sport Spettacolo Holding.
I conti si erano chiusi in utile per 1,78 milioni, praticamente in linea con gli 1,74 milioni realizzati nel 2016.
In virtù di questo risultato, ottenuto peraltro attraverso un'efficace gestione di mercato ed in contratendenza con le gestioni dell'era precedente all'avvento di Ferrero, il presidente ha invitato i presenti in assemblea a “valutare la possibilità di distribuire in tutto o in parte gli utili conseguiti”. In pratica, quindi, di approvare un dividendo.
Ottenere il sì - riporta il sito - non deve essere stato particolarmente difficile, se si considera che da convincere c’era praticamente solo il nipote di Massimo, Giorgio Ferrero, amministratore unico della Holding Max srl, a sua volta proprietaria al 100% della Sport Spettacolo Holding. L’assemblea ha così deciso di approvare, oltre ai numeri del bilancio del 2017, anche la distribuzione ai soci, e quindi alla famiglia Ferrero cui è riconducibile la Holding Max, di 600mila euro, messi in pagamento già il mese dopo, cioè a luglio del 2018.
Sulla parte residuale dei profitti, l’assemblea ha deciso di “rinviare a nuovo ogni decisione”.
L’utile realizzato nel 2017 dalla Sport Spettacolo Holding, si legge nella relazione sulla gestione allegata al bilancio del 2017 e analizzata da businessinsider.com - “è da attribuire all’impatto economico derivante dai rapporti contrattuali intercompany con la società controllata Uc Sampdoria”, di cui la finanziaria di Ferrero ha in portafoglio il 99,96% del capitale, “nonché all’imputazione a conto economico della quota di competenza delle plusvalenze realizzate nel 2011 grazie a un’operazione di leasing finanziario”.
Quest’ultimo riferimento è alla complessa operazione di vendita e leasing (sale and lease back) messa in piedi nel 2011 con Leasint (oggi Mediocredito Italiano, gruppo Intesa Sanpaolo), riguardante il marchio Sampdoria, che ha fruttato una plusvalenza complessiva da 20 milioni, negli anni “spalmata” sui bilanci secondo le regole contabili (1,6 milioni solo per il 2017). Vale la pena ricordare che riguardano proprio le operazioni sui marchi le ultime garanzie rimaste in capo alla ex controllante della Sampdoria, la San Quirico delle famiglie Garrone e Mondini. Tali garanzie, pari a 35 milioni nel 2014, nel 2017 sono ulteriormente scese a quasi 15 milioni, cifra suddivisa in 9,75 milioni sul contratto di locazione finanziaria (lease back) tra Sport Spettacolo Holding e la società del gruppo Intesa e in 5 milioni per “l’opzione di acquisto finale dei marchi Sampdoria”.
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Ferrero si autopremia con 600 mila euro di dividendo grazie alla cessione del marchio della Sampdoria
Il riferimento è al bilancio del 2017, chiuso con 1,78 milioni di utile
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