Sampdoria, Giampaolo: "Bravi tutti. Quagliarella l'ho visto emozionato. Mercato? Non parlo"

"È stata una bella serata. Abbiamo raccolto tutti gli obiettivi che dovevamo cogliere. Fabio per il record e la squadra che ha fatto una partita di livello. Stasera possiamo ritenerci soddisaftti di quanto fatto dalla squadra, per mentalità e spirito". Così Marco Giampaolo al termine della sfida del Ferraris, vinta dalla Sampdoria per 4-0 con l'Udinese.

"Non era una partita semplice - ha poi aggiunto il tecnico blucerchiato - l'avversario era superiore dal punto di vista fisico. Bisognava solo giocare e creare situazioni per minare le certezze difensive dell'avversario. Con grande attenzione, abbiamo predicato calcio. Siamo stati bravi. Grande soddisfazione, ma la archiviamo. Ci porta soddisfazione e stima, per continuare a lavorare bene".

"I singoli? Senza la qualità dei giocatori non vai da nessuna parte. La qualità del calciatore è di sopra anche delle loro idee. Parlare bene di uno, vorrebbe dire penalizzarne un altro. È partito male Bereszynski, ma non giocava da due mesi. Poi pian piano abbiamo rivisto il giocatore che conosciamo. Ha faticato anche Murru inizialmente, ma poi si è ripreso. Ekdal è stato maestoso. Linetty e Praet hanno fatto bene, così come i due centrali di difesa. Saponara è un giocatore velenoso, verticale. Bravi tutti, resettare e ripartire. Quagliarella? Penso che lui sentisse questo odore di record, che ha eguagliato e che capita a pochissimi campioni. L'ho visto bene in settimana. Oggi raccoglie un risultato storico e probabilmente si è anche emozionato. A 35 anni vive di record e potrebbe essere la classifica cannonieri, perché no. Il segreto è che lui fa le cose e si diverte ed è giusto così. Farà scuola, ha firmato un'impresa importante. Colley? ha fatto una gran partita. Lavora bene e silenziosamente in settimana".

"Mercato? Non ne parlo più. Voglio occuparmi solo sul campo. Non voglio avere altri problemi. Il mercato è del club, che ci pensi il club. Alleno la suadra che ho a disposizione. Praet squalificato? Abbiamo diversi giocatori diffidati, purtroppo succede. La fiducia sta in quelli che hanno giocato poco, perché bisogna sempre rispondere presente. Tavares? È entrato bene, è freddo. Deve lavorare sul calcio italiano, ma il problema non è culturale. Bisogna che lui lo capisca. Non lo avevo mai schierato, nemmeno in Coppa Italia ma non ha sbagliato un allenamento. Soffre, ma ha sempre lavorato e non ha mai fiatato. Mi piacicono quei giocatori. Le qualità tecniche le ha, sappiamo che possiamo contarci".