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Le centraline hanno fatto segnare valori fuori norma per biossido di azoto e particolato
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 Problemi di inquinamento e qualità dell’aria non a norma a Genova. È stato infatti superato per due giorni di seguito il limite consentito per quanto riguarda il biossido di azoto. Nello specifico si tratta di uno dei componenti del gas serra maggiormente inquinanti presenti nell'atmosfera. Le centraline Arpal di corso Europa, che hanno il compito di monitorare la qualità dell'aria in città, giovedì 14 e venerdì 15 febbraio hanno fatto registrare un valore di biossido di azoto orario di 221 microgrammi per metro cubo, quando il valore consentito è di massimo 200 microgrammi per metro cubo. Si tratta della terza volta nel 2019 il limite viene superato e secondo le norme di legge questo di tipo di valore non può essere superato oltre le 18 volte nell'arco di un anno.

Sabato 16 febbraio, invece, i mezzi mobili dell'Arpal collocati a Fegino e Sestri Ponente nell’ambito delle attività post crollo di Ponte Morandi hanno fatto registrare superamenti della media giornaliera di Pm10 (il cosiddetto particolato). Il limite massimo consentito di questo agente inquinante è di 50 microgrammi per metro cubo. A Fegino il valore è arrivato a segnare quota 59 microgrammi per metro cubo, mentre a Sestri Ponente addirittura 77 microgrammi per metro cubo. Si tratta del primo superamento del valore massimo consentito nel corso dell'anno. Il particolato non è un gas ma si tratta di piccole particelle che hanno effetti dannosi sulla salute di persone, animali e vegetali.