Il suo stile di guida spettacolare gli è valso il soprannome di “italiano volante”, il suo salto di oltre 50 metri al rally di Finlandia del 2005 è ancora tra i più iconici della specialità, è stato l’ultimo sportivo tricolore a vestire i panni di pilota per una casa ufficiale, la Mitsubishi, nel WRC: tutto questo è Gianluigi Galli.
Dopo aver terminato la sua esperienza nel campionato mondiale rally, il pilota di Livigno non ha certo abbandonato il mondo delle quattro ruote. Galli sta infatti ultimando, per la stagione 2019, lo sviluppo di una Kia Rio da 600 cavalli che lo porterà all’attacco del campionato italiano rallycross.
Durante un test all’autodromo di Castelletto di Branduzzo abbiamo incontrato “Gigi”, che ci ha portato a scoprire l’insolita vettura con cui correrà la prossima stagione, auto di cui ha curato personalmente gran parte dello sviluppo e della progettazione.
Gianluigi, come è nata questa vettura?
“L’auto è nata da una mia volontà, partendo da un foglio bianco. Il mio obbiettivo da ex-pilota era quello di costruire una macchina partendo da zero: abbiamo individuato un’auto con le caratteristiche di passo e carreggiata che avevo in testa e da lì siamo partiti”.
La Kia Rio di Galli è progettata seguendo i dettami regolamentari del Rallycross, una disciplina ancora poco affermata in Italia, che prevede gare in pista su fondo misto (60% asfalto e 40% sterrato) in gruppo con altri piloti. Quali sono le caratteristiche tecniche di queste auto?
“Il regolamento del rallycross è molto libero, questa Kia nasce due ruote motrici e viene trasformata in quattro ruote motrici., il motore ha una potenza di circa 600 cavalli per 900 nm di coppia. Tutto questo fa si che sia una vettura in grado di fare da 0 a 100 in meno di due secondi”.
La Kia Rio nasce per il rallycross ma si è dimostrata già vincente anche sul ghiaccio, portandoti alla conquista dell’Ice Challenge 2019:
“Appena finita la macchina abbiamo deciso di fare un po’ di shakedown così abbiamo approfittato della possibilità di correre l’Ice Challenge. Abbiamo avuto ottimi risultati confrontandoci con degli specialisti del ghiaccio e dimostrando che l’auto va forte”.
Quale è l’obbiettivo che ti sei prefissato per la prossima stagione?
“L’obbiettivo è quello competere per il Campionato Italiano Rallycross, che è una disciplina in cui credo molto. In Italia non è ancora molto seguita ma è davvero spettacolare”.
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Rallycross, con Galli alla scoperta del suo mostro da 600 cavalli
Abbiamo incontrato il pilota di Livigno durante un test all'autodromo di Castelletto di Branduzzo
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