
La svolta della stagione, ormai è certificato, non è arrivata e quindi si deve guardare solo alla salvezza. Non vincere col Chievo, con il Frosinone e non prendere punti a parma non è gravissimo, ma non è neppure un fatto da sottovalutare. Il Genoa ha una difesa piu’ solida ma non segna da 270’, dalla prodezza di Criscito con la Lazio. Anche a Parma Bessa, Lazovic, Kouame’ e Sanabria non hanno mai dato l’impressione di far saltare il bunker avversario: qualche percussione, un tiro da fuori e un paio di cross. Per carità i padroni di casa non hanno mai impensierito Jandrei che sostituiva il febbricitante Radu, a parte una girata di Inglese. Al riposo così con una match che assomigliava a quelli di fine stagione.
Nella ripresa un po’ meglio il Grifone, quantomeno ha provato a concludere verso Sepe. Opportunità per Lerager qualcosa in mischia, ma come ha detto alla fine Prandelli è mancata la cattiveria. In settimana dovrà farsi sentire con Sanabria e soci. Poi da un cornei che non c’era ecco il lampo pure fortunoso del Parma e la frittata è fatta. Inutile l’assalto con persino Lapadula in campo. Da dimenticare due punizione battute malissimo da Lazovic e Zukanovic. Della serie voglio, ma non posso il Genoa ancora una volta è stato rimandato. Domenica a pranzo la Juventus.
IL COMMENTO
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Caro Leone il tuo articolo è una fotografia del commercio di dieci anni fa