
"Non è una scelta casuale quella del 2019, perché il 1919 fu l'anno in cui le Chirico cambiò la sua poetica, in realtà per non cambiarla mai. Il De Chirico che tutti noi conosciamo è quello metafisico dei manichini e delle Muse e ce ne sono tantissimi in mostra, ma è anche quello del classicismo che nasconde tante piccole sorprese. Quindi non è una retrospettiva, ma è De Chirico che racconta se stesso".
Una grande occasione per Genova per fare da ponte culturale attraverso questa mostra e attirare tanti appassionati. E proprio a Genova sarà dedicata un’intera sezione.
"Fotografie, lettere inedite che sono uscite dai cassetti a raccontare il legame dell'artista con la nostra città. E chicca delle chicche un fiasco decorato da lui con la scritta 'Genova per non dimenticare', una citazione che ci sembrava adatta in un momento come questo".
Ma non manca anche l'attenzione ai bambini: il direttore, forte della sua esperienza a Palazzo Reale, ha pensato anche ai più piccoli e per loro ci sarà un cartone animato che spiegherà il concetto di metafisica. Tante anche le convenzioni tra cui quella per chi andrà a vedere a Torino "Giorgio de Chirico: ritorno al futuro", alla GAM, che avrà il biglietto scontato.
IL COMMENTO
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