cronaca

Domani sul tema assemblea dei portuali della Cgil
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Il caso della nave Bahri Yanbu attesa a Genova per lunedì e carica di armi destinate all'Arabia Saudita, che secondo le organizzazioni umanitarie sarebbero utilizzate contro la popolazione civile yemenita, è approdato in Prefettura in un vertice con le autorità locali.

“Dal punto di vista tecnico nautico se la nave ha i requisiti per entrare in porto, come già avvenuto in passato, avrà l’autorizzazione” ha dichiarato il comandante della capitaneria del porto di Genova Nicola Carlone.

"Per quanto riguarda gli altri aspetti ci sono altri organi dello Stato che stanno valutando e che potrebbero dare indicazioni diverse" ha  spiegato sempre l’ammiraglio dopo le polemiche esplose con appelli a chiudere il porto al cargo.

“Al momento la nave ha fatto altri accosti in passato e non c’erano problemi di natura tecnico-nautici. Da parte mia quindi non ci sono obiezioni” ha detto ancora Carlone precisando che “la richiesta di accosto non è ancora arrivata”.

Sul tema è intervenuto anche il prefetto Fiamma Spena:
“Stiamo facendo gli approfondimenti e acquisendo tutti gli elementi che sono necessari per fare le valutazioni" ha dichiarato la rappresentante dell'organo di Governo.

E all'Ansa la prefettura ha poi precisato: 

"A Genova il cargo saudito Bahri Yanbu caricherà materiale civile
e non ci sarà alcuna movimentazione di armi. L'arrivo non è ancora determinato e sarà un attracco come quelli avvenuti in passato. Il cargo è già stato a Genova almeno cinque volte. Non ci sono rilievi da fare per impedire l'attracco".


E contro l'arrivo della nave saudita Bahri Yanbu il consiglio dei delegati Cgil della Culmv ha convocato per venerdì pomeriggio alle 18 un'assemblea pubblica. "Come lavoratori del porto - aggiungono - non siamo insensibili di fronte alle vittime di una delle guerre dimenticate che sanno insanguinando la nostra epoca, e vogliamo boicottare l'imbarco di armi destinate a questi conflitti".