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La Sampdoria è pronta per il ritiro di Temù/Pontedilegno, dove la squadra lavorerà per due settimane. E’ probabile che, entro l’inizio del campionato, possano cambiare sia la struttura societaria che alcune pedine sul campo. Ma intanto la rosa a disposizione di Di Francesco è in buona parte valutabile.



Per quanto riguarda i portieri, con i riconfermati Audero e Rafael, rispettivamente titolare e riserva, il ruolo è ben coperto. In retroguardia, ceduto Andersen al Lione, tra i giocatori della scorsa stagione sono stati tenuti Colley, Ferrari, Sala, Bereszinsky e Murru, anche se uno dei due terzini destri andrà via. I nuovi acquisti sono Chabot, De Paoli e Murillo. Di ritorno anche Regini e Simic, ma sono in transito. Se Murillo riscatta le ultime, deludenti stagioni, Chabot si adatta al campionato italiano e Colley rimuove dal suo repertorio gli errori del finale con Giampaolo, la difesa potrebbe risultare sufficiente.

Il centrocampo annovera ancora Denis Praet, che però è in uscita. Gli altri sono stati tutti confermati e nel reparto è stato inserito Thorsby, il quale tuttavia potrebbe essere già dirottato altrove. Verre, reduce da un eccellente campionato in serie B con il Perugia, è in vantaggio per la permanenza. Capezzi, Palumbo, Rocca e Rolando verranno girati. Ekdal, Linetty e Barreto sono garanzie mentre Jankto è da rilanciare e Vieira viene visto da Di Francesco più come interno che come playmaker. Per il salto di qualità manca una pedina di spessore.

Infine, l’attacco. L’immenso Fabio Quagliarella viaggerà verso i 37 anni e dovrà abituarsi al ruolo di punta unica centrale, dopo anni in cui era uso giocare con un compagno vicino. Caprari sarà riproposto come esterno, Gabbiadini con Di Francesco non ha ruolo, Bonazzoli non basta a colmare la lacuna. Il reparto offensivo è incompleto: servono due innesti, un esterno di talento e un attaccante di scorta.