“Senza futuro per cosa studiamo?”, “Le stagioni sono più irregolari del mio ciclo”, “Non sei mai troppo piccolo per fare la differenza”: sono questi alcuni degli slogan dei migliaia di cartelli colorati che hanno sfilato questa mattina a Genova, in occasione del terzo climate strike. In diecimila, tra studenti, bimbi, genitori, insegnanti e universitari hanno deciso di aderire alla marcia di oggi per l’ambiente. Un lungo corteo che da Principe si è diretto fino in piazza Matteotti, bloccando il centro città per qualche ora.
Una grande conquista è stata quella di aver coinvolto l’Università di Genova: il rettore Paolo Comanducci ha firmato oggi una lettera d’intenti con cui Unige si impegna a rispettare dieci obbiettivi per cui l’ateneo, primo in Italia a fare una cosa simile, diventi più sostenibile. “Abbiamo una grande responsabilità, quella di fare qualcosa subito perché i problemi stanno diventando difficilmente gestibili anche dal punto di vista scientifico-tecnologico”, ha commentato il rettore, acclamato da una via Balbi invasa dai giovani. “Credo che però lo sforzo che chiediamo alle istituzioni debba essere fatto anche dai singoli, cambiando le proprie abitudini quotidiane e rinunciando a qualche comfort pur di preservare l’ambiente”.
Avrebbe voluto dire la sua anche il sindaco Marco Bucci, che è sceso non appena i manifestanti sono arrivati davanti a Palazzo Tursi. Ma gli è stata negata la possibilità dal movimento Fridays for Future, al grido “questo non è un comizio”, nonostante la disponibilità del primo cittadino a scambiare idee. “L’amministrazione è aperta a qualsiasi confronto e a qualsiasi proposta concreta: noi ci stiamo impegnando nella raccolta differenziata, nell’investire sui mezzi pubblici, che entro il 2025 saranno tutti green, nelle ordinanze contro i mezzi Euro0 e Euro1” (QUI QUELLO CHE HA DETTO A PRIMOCANALE). Ma il megafono è rimasto in mano agli organizzatori dell’iniziativa che hanno proseguito verso piazza De Ferrari e poi piazza Matteotti dove erano stati organizzati dei laboratori informativi aperti ai cittadini.
I CORTEI IN LIGURIA - Ma lo sciopero ha coinvolto anche le altre città liguri. A Savona i ragazzi sono scesi in piazza nel pomeriggio per allontanare i dubbi di chi insinua che la loro manifestazione è fatta solo per 'saltare un giorno di scuola'. E così l'appuntamento era per le 16 in piazza Sisto IV. Alla Spezia il corteo di studenti è partito da piazza Saint Bon con una mobilitazione che attraversa il cuore della città. A Ventimiglia i giovani sono partiti da piazza Calvi per arrivare in piazza della Vittoria. Ma Friday for future è un evento globale che coinvolge tutte le scuole della Liguria, da Taggia a Sanremo nessun istituto escluso nel Ponente così come nel Levante della Liguria e nel Tigullio.
IL MINISTRO FIORAMONTI - E come ad ogni sciopero, non mancano le polemiche sul fatto che gli studenti saltino la scuola, polemiche che si sono inasprite soprattutto dopo le dichiarazioni del ministro Fioramonti. "Non siamo qui oggi per saltare un giorno di scuola, non per un tema che sentiamo così impellente come quello del riscaldamento globale", spiega Filippo del collettivo Studenti Genovesi. "Il mio liceo, il Colombo ha deciso che dovremo portare la giustificazione ma le ore poi non verranno contate come assenza a fine anno". Ma l'assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo, scesa con i ragazzi per capire le loro richieste, ribatte: "Oggi va bene essere qui per capire le motivazioni dei presenti, ma dire che le ore di assenza non vengano contate a fine anno va al di là dei compiti di un ministero".
LE MANIFESTAZIONI NEL RESTO D'ITALIA - Sono oltre 150 le città italiane in cui le piazze si sono animate per i Fridays for Future, con eventi organizzati dalla sezione italiana del movimento di Greta Thunberg, la quale su Twitter ha espresso grande ammirazione per tutti coloro che oggi hanno scelto di scendere in piazza. L'Italia ha aderito alla Settimana per il clima, mentre nella maggior parte degli altri Paesi le manifestazioni si sono svolte venerdì 20 settembre, da noi la mobilitazione chiude la settimana di sensibilizzazione ai problemi dell'ambiente.
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Sciopero per il clima, a Genova in diecimila: "Senza futuro per cosa studiamo?”
Scesa in campo anche l'Università di Genova
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