
"Stiamo già lavorando a questa possibilità con la nostra unità di crisi". Ci sono già aziende pronte a intervenire, ha fatto presente Magrì. I tecnici stanno verificando la tenuta dell'altra carreggiata per valutare se poterla riaprire su due sensi di marcia.
La riunione in prefettura a cui ha partecipato anche il ministro De Micheli ha fatto il punto anche sulla situazione della carreggiata in direzione Sud. Da quanto emerso risulta che ci vorranno cinque giorni per aprire il tratto e istituire una corsia per senso di marcia in modo da rendere l'A6 nel tratto attualmente chiuso percorribile. Mentre per quanto riguarda la strada per Cadibona ci vorranno due giorni per il ripristino della strada e quindi per restituire la viabilità alla zona.
"La Protezione civile sta rilevando la geometria reale della massa franosa e sta altresì valutando il rischio di ulteriori distacchi dal fronte di frana. Sulla base di tale informazioni, la società Autostrada dei Fiori predisporrà in parallelo le misure protettive della fondazione della pila della seconda carreggiata (verso Savona, ndr) in modo da poter procedere in sicurezza alla riapertura al traffico, tenuto conto anche che l'esame dei giunti delle varie campate non ha evidenziato alcun movimento recente dovuto all' evento franoso", spiega poi in una nota il gestore della Torino-Savona
La massa franosa ha "investito una pila del ponte costituita da 4 colonne con collegamenti orizzontali con elevata quantita' di energia. Venendo a mancare il supporto verticale per una delle due campate. La stessa è crollata con un movimento rotatorio nella direzione di scorrimento della frana; al contrario l'altra campata è rimasta in sede sulla seconda fila di colonne senza manifestare spostamenti ne' verticali ne' orizzontali", conclude AutoFiori.
IL COMMENTO
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