politica

Incertezza sulla data degli Stati generali
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"Non dobbiamo fare accordi ovunque con il Pd. Anzi in tanti casi per noi, come M5s, è meglio restare all'opposizione e portare avanti le nostre battaglie identitarie invece che entrare in maggioranze che non ci convincono fino in fondo". A dirlo è il senatore pentastellato Danilo Toninelli, secondo cui "bisogna valutare caso per caso, senza perdere il nostro dna che viene prima di tutto".


In Campania "è ovvio che nemmeno ci mettiamo a discutere di un'alleanza se in campo c'è De Luca", rimarca Toninelli, che spiega: "Per le elezioni regionali prima abbiamo incontrato i parlamentari del territorio, poi gli amministratori locali e infine abbiamo fatto assemblee sui territori con gli attivisti. Così è successo a Napoli nelle settimane scorse, così accadrà domenica a Genova per la Liguria".

Intanto, i vertici M5s stanno ragionando sulla data degli Stati generali che potrebbe essere rinviata a causa "della convocazione del referendum per il taglio dei parlamentari", ha sottolineato Toninelli come responsabile della kermesse M5s. L'ipotesi era quella di farla slittare ad aprile, anche se la prima data utile sembra essere quella del 19. "Formalmente la data è quella del 15 aprile. Vediamo", si limita a rispondere a una domanda il 'reggente' M5s Vito Crimi nel Transatlantico del Senato.

La kermesse si potrebbe tenere invece il 22 marzo, secondo l'orientamento dei vertici. Il luogo è ancora top secret e anche l'organizzazione è ancora tutta da definire, ma a spingere in questa direzione è anche l'ala 'movimentista' che intende "uscire dal palazzo e tornare all'abbraccio con gli attivisti", rivela una fonte parlamentare.