Il documento, inoltre, impegna la giunta ligure, da una parte, a inviare l'ordine del giorno al presidente del Consiglio dei ministri e, dall'altra, a chiedere al governo di promuovere il rilascio di Zaky in tutte le sedi istituzionali opportune, con particolare riferimento all'Unione Europea". Per Garibaldi, "le accuse rivolte a Patrick Zaky sono le stesse che colpiscono persone che svolgono attivita' del tutto legittime secondo il diritto internazionale e che in Egitto hanno raggiunto, in questi anni, centinaia di attivisti, ricercatori, avvocati, esponenti di organizzazioni per i diritti umani".
IL POST DI ROBERTO SAVIANO - "Per i tanti che stanno scendendo in piazza in questi giorni Zaki è già cittadino italiano. Ma affinché l'Italia possa tutelarlo anche formalmente proponiamo che il Governo gli conferisca la cittadinanza italiana. Perché Zaki deve tornare il prima possibile in Italia e a Bologna, a casa sua, tra i suoi amici e colleghi di studi, nel Paese che già l'ha accolto e che non vede l'ora di riabbracciarlo" . Così lo scrittore Roberto Saviano su Facebook.
LA VICINANZA DEL BOLOGNA CALCIO - Forza Zaki, ti aspettiamo presto allo stadio!" e' il messaggio apparso nell'account twitter ufficiale del Bologna Calcio, in sostegno dello studente egiziano arrestato in Egitto. E per la prossima partita di campionato, sabato in casa contro l'Udinese, lo stesso giorno dell'udienza per Patrick Zaki, c'e' un appello a piu' voci alla squadra e ai tifosi del Bologna affinche' "sia mostrata nel modo piu' visibile possibile solidarieta' nei confronti di Patrick Zaki, esponendo striscioni come 'Forza Zaky', 'Patrick libero'. L'appello e' di Amnesty International Italia, Sport4Society, UsigRAI e Riccardo Cucchi, presidente del premio 'Sport e diritti umani'. 'Forza Bologna!', si ricorda infatti e' una delle poche frasi che Patrick e' riuscito a pronunciare prima dell'udienza che sabato 15 confermato la sua permanenza in carcere almeno fino al 22 febbraio.
IL COMMENTO
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