cronaca

Il governatore al premier: "Tenere conto delle peculiarità della Liguria"
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 "Proporremo a tutte le Regioni un protocollo condiviso, non possiamo permetterci che si vada in ordine sparso. Ce la faremo, ma lavorando tutti insieme per il medesimo obiettivo, che è la salute dei cittadini". Il premier Giuseppe Conte fa il punto dopo aver sentito i presidenti delle regioni in video conferenza. La gestione dell'emergenza Coronavirus tiene in apprensione Governo e le regioni dove si sono sviluppati i focolai ma anche la Liguria che pur non presentando al momento casi è chiamata a una serie di chiusure e limitazioni per evitare la diffusione del virus anche nel proprio territorio.

Nella serata di lunedì è salita la tensione tra i diversi livelli di gestione della cosa pubblica in Italia con il premier Conte che è arrivato a puntare il dito contro l'ospedale di Codogno da dove sarebbe partito il focolaio che sta interessando il Nord Italia. L'esecutivo studia un piano ad hoc gestito direttamente da Roma togliendo in parte autonomia alle singole Regioni: "Noi non abbiamo frontiere regionali, dobbiamo evitare elementi di confusione nei cittadini se ci sono indicazioni diverse nelle varie regioni. Tutti i presidenti di Regione si sono dimostrati molto disponibili alla collaborazione", ha aggiunto Conte.

Il governatore della Liguria Toti però sottolinea la situazione della sua regione dove non si segnalano al momento casi conclamati ma la cui vicinanza con le regioni dove si sono verificati i focolai è prossima. "Siamo una regione limitrofa a quelle maggiormente colpite in termini di casi positivi di Coronavirus e siamo anche una terra di seconde case di molti residenti in Lombardia e Piemonte. Ritengo quindi che si debba prevedere un modello di ordinanza non solo per le regioni in cui si trovano i focolai ma anche per quelle con un rischio alto come la Liguria, in cui l’anzianità della popolazione costituisce un ulteriore fattore da tenere in considerazione".

Le vittime in Italia solo al momento 7 con oltre 250 persone risultate positive ai test sul Coronavirus. Venti invece le province che registrano casi di coronavirus, secondo i dati della Protezione civile. In dettaglio, in Lombardia, Lodi (101 casi), Cremona (39), Pavia (17), Bergamo (14), Milano (3), Monza Brianza (2), Sondrio (1); in Veneto, Padova (30), Venezia (7), Treviso (1); in Emilia Romagna, Piacenza (17), Parma (4), Modena (1), Rimini (1); in Piemonte, Torino (3); in Toscana, Firenze (1), Pistoia (1); in Trentino Alto Adige, Bolzano (1); in Sicilia, Palermo (1); nel Lazio, Roma (3). In Lombardia ci sono 35 casi positivi in fase di ospedalizzazione o isolamento.