Alle prime ore di questa mattina i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Sarzana, supportati dal Militari del Pronto Intervento, hanno fatto irruzione nella casa d’angolo della centralissima Via dei Molini a Sarzana, divenuta base operativa per lo spaccio di sostanze stupefacenti da parte di tre cittadini marocchini, irregolari sul territorio nazionale: un uomo di 30 anni, uno di 27 anni e uno di 36 anni.
Per mesi i Carabinieri hanno monitorato l’obiettivo principale e l’area circostante installando, lungo le vie di accesso, lungo il fiume, nei pressi della Pubblica Assistenza e nei giardini limitrofi al centro, sistemi di videosorveglianza mimetizzati. L’impegnativa attività di polizia giudiziaria si è conclusa questa mattina quando i tre soggetti sono stati colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti emessa, su richiesta del P.m. Dr.ssa Burani, dal Gip Dr.ssa Acerbi del Tribunale della Spezia che ha concordato con le evidenze investigative, emerse sul conto dei tre criminali, puntualmente rapportate dai Carabinieri.
Un'organizzazione, con precisa distinzione dei ruoli di ciascuno, che ha continuato ad agire con indifferenza ai sequestri di stupefacenti eseguiti, di volta in volta, nei confronti dei clienti o ai controlli a cui sono stati loro stessi sottoposti durante l’indagine. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa hanno prima individuato i due diretti spacciatori, “la manovalanza”, e poi hanno dimostrato che loro erano i diretti collaboratori del capo banda che prendeva gli appuntamenti e mandava loro sul posto per la successiva cessione di vari tipi di droghe a tossicodipendenti, per lo più italiani residenti in Val di Magra, evidenziando il rapporto gerarchico dello stesso nei loro confronti.
Il gruppo era molto attento e prudente nelle modalità di spaccio e cambiava sempre luogo di incontro con i clienti, potendo contare su una base operativa posta nel cuore della città (la scelta non è stata casuale poiché la collocazione permetteva di raggiungere a piedi o in bicicletta il centro di Sarzana percorrendo stradine o percorsi pedonali che non consentono il passaggio alle autovetture delle forze dell’ordine), e lo spacciatore prescelto portava con se, sempre e solo, una dose alla volta riducendo in tal modo i rischi in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine.
Lo spaccio aveva assunto dimensioni importanti, si parla infatti di uno smercio che i Carabinieri dell’Aliquota Operativa hanno stimato in 70 cessioni circa a settimana, con clienti, uomini e donne in egual misura, “fidelizzati” da anni, per un giro d’affari di migliaia di euro al mese. L’attività criminale del gruppo è descritta come “rilevante quanto strutturata organizzata e sistematica attività di spaccio, tradotta in plurime cessioni di sostanza stupefacente anche di diversa tipologia ad un significativo numero di clienti, che si sono protratte per un notevole arco temporale, ciò evidenziando la complessiva rilevanza economica dei traffici e precludendo la riconducibilità dei fatti all’ipotesi lieve dell’art. 73 Comma 5”.
Nel corso dell’attività i Militari hanno sequestrato complessivamente 40 dosi di cocaina e 20 grammi di hashish vendute al dettaglio e segnalato alla Prefettura 25 clienti, ai quali potrà essere sospesa la patente nel corso delle prossime settimane. Anche durante la perquisizione odierna è stata rinvenuta sostanza stupefacente, un grammo di cocaina già confezionata per essere destinata alla cessione, celata all’interno di una scarpiera. Al termine dell’attività i tre arrestati sono stati portati presso la Casa Circondariale della Spezia a disposizione della Magistratura.
IL COMMENTO
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