"E' chiaro ed evidente che i passeggeri francesi della nave Costa Luminosa dovrebbero scendere in Francia, mi sembra elementare. Per i passeggeri italiani stiamo chiedendo il rinforzo della sanita' di frontiera nei porti". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto in diretta su Primocanale sulla vicenda della nave da crociera che ha a bordo alcuni passeggeri contagiati dal coronavirus che dovrebbe approdare nel porto di Savona dopo uno scalo a Marsiglia. "Altrimenti gli ospedali di Savona e di Genova rischiano di esplodere, è chiaro che non si può far girare per il mondo la nave, ognuno deve fare il suo, però abbiamo chiesto al Governo di potenziare il personale sanitario a Savona e in tutte le città che hanno dei porti".
Il leader della Lega è entrato nel merito del problema del virus in rapporto alle carceri. "Non si capisce perché in un decreto che si occupa del virus e dell'economia, ci siano due articoli, il 123 e il 124 che parlano di uscita anticipata di sei mesi dal carcere per 5-6mila detenuti condannati anche per spaccio, furto e rapina", ha detto Salvini attaccando il decreto del Governo. "Spiegatemi cosa c'azzecca con il 'Cura Italia'? Chiediamo di chiudere tutto e l'unica cosa che apriamo sono le porte delle carceri? Non ha senso, l'ho detto anche al presidente della Repubblica", ha commentato.
Un decreto che per Salvini non tiene conto del reale tessuto economico. "Abbiamo chiesto al Governo di spostare la scadenza fiscale di domani (20 marzo), perché è assurdo che ci siano milioni di italiani, che domani in piena emergenza vadano a pagare le tasse. Pagare le tasse domani è una follia, si sospenda almeno per due mesi qualsiasi adempimento fiscale. Chiediamo garanzie economiche per tutti, stando alla Liguria per esempio c'e' tutto il comparto del florovivaismo che ha subito milioni di euro di danni, come i balneari, gli stagionali, i precari. Questi nel provvedimento del Governo devono essere ricompresi. Non possono esserci italiani dimenticati nel decreto del Governo", ha proseguito Salvini
Sul carico di mascherine di 'bassa qualità' inviate alle Regioni per fronteggiare l'emergenza coronavirus, il leader della Lega è in cerca del responsabile. "Ci deve essere a Roma qualcuno che ha fatto girare per l'Italia quelle schifezze di mascherine. Abbiamo già chiesto conto. Ci dicono che questo è il momento dell'unità nazionale, ci mancherebbe altro, però se qualcuno sbaglia in un momento delicato, questo qualcuno a fine emergenza ne dovrà rispondere. Vogliamo il nome. Un responsabile ci deve essere, in un'azienda privata ci sarebbe, in qualunque famiglia ci sarebbe", ha concluso Salvini.
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Coronavirus, Salvini: "Chiesto più personale sanitario nei porti"
Il leader della Lega in diretta su Primocanale
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