cronaca

Le informazioni "le ho avute anche io leggendo la stampa", dice il sindaco
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Quattro persone decedute per conseguenza del coronavirus e una decina di contagi all'interno di una casa di riposo della provincia della Spezia, il Sacro Cuore di Brugnato. La rsa ha 135 ospiti, 55 operatori socio sanitari, 14 infermieri e 4 medici. E un effetto collaterale: il primo caso in Italia in cui il coronavirus provoca anche la caduta della giunta comunale.

Nei giorni scorsi sono stati effettuati una settantina di tamponi tra gli anziani ospiti, ma la Rsa chiede che la mappatura sia estesa a tutto il resto dei degenti e del personale sanitario. Una vicenda che e' diventata anche un caso politico, con le dimissione della giunta brugnatese, che accusa il sindaco di Brugnato, Corrado Fabiani di non avere informato tempestivamente di quanto stava accadendo.

“Ho chiesto dei dati accertati sulla situazione della casa di riposo sabato mattina (21 marzo, ndr) quando mi sono accorto dell’evoluzione nella struttura. Sabato pomeriggio mi sono stati comunicati casi accertati tra ospiti e dipendenti: 4 ospiti e 2 operatori positivi", ha detto il sindaco Fabiani a Primocanale. "Tutti ricoverati in ospedali. Il giorno successivo ho mandato una mail ad Alisa, alla Asl e alla struttura per sapere quanti risultavano positivi dal risultato dei tamponi effettuati tra sabato e domenica", ha aggiunto il primo cittadino.

"Queste sono le uniche informazioni che ho ufficialmente
. Anche perché il canale informativo dei flussi dei dati della struttura è tra Asl e Alisa. Dunque sembra che i sindaci non siano più informarti con il report giornaliero delle sorveglianze attive. Questo dimostra la situazione di totale confusione in cui vivono i primi cittadini in questa emergenza, con pochi strumenti e poche informazioni. Abbiamo difficoltà a far comprendere ai cittadini dati reali e oggettivi perché non li abbiamo nemmeno noi”, ha proseguito Fabiani.

Per quanto riguarda le dimissioni della giunta, “è comprensibile una reazione istintiva in questo momento perché c’è difficoltà a confrontarsi giornalmente anche con i nostri amministratori e quindi dare delle informazioni precise. Le informazioni dal Sacro Cuore le ho avute anche io leggendo la stampa. Ma ritengo che questa decisione sia recuperabile soprattutto per una questione di senso civico”, ha concluso il sindaco del borgo spezzino.