cultura

La banda non si ferma nonostante l'emergenza Coronavirus
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"Ognuno ha fatto la sua parte per davvero", descrive così il direttore della filarmonica di Cornigliano Paolo Pezzi la versione via web di "Ma Se ghe penso". In questi giorni di emergenza Coronavirus, i 40 membri della banda restano a casa come tutti. Distanti, ma uniti dalla passione musicale che li ha portati a suonare ancora tutti insieme come erano abituati a fare alle prove del giovedì sera. Ognuno con il metronomo nell'auricolare ha suonato seguendo lo spartito, poi la tecnologia ha fatto il resto.

"Abbiamo scelto un brano che fa parte del nostro repertorio, anche se essendo una banda la nostra versione acquista un tono più brillante e allegro", spiega Pezzi. E di allegria ce n'è bisogno in queste ore trascorse a casa. "Tanti membri della nostra filarmonica sono pensionati e l'appuntamento settimanale inizia a mancare". Ma nel gruppo ci sono anche giovanissimi ancora in età scolare.

La banda non si ferma, del resto la sua è una storia che parte dal lontano 1878 quando Cornigliano Ligure faceva ancora capo a sé. Ogni anno anima svariate attività sul territorio: processioni, inaugurazioni, concerti di Natale e di Pasqua, ma anche manifestazioni laiche come il ricordo al Monumento di Quarto della partenza dei Mille o i festeggiamenti del primo maggio. E fino a qualche tempo fa, partecipava anche a dei concorsi a cui si è classificata sempre seconda.

E seguirà un nuovo brano? "Speriamo di no", sorride Pezzi. "L'augurio che facciamo a tutti i genovesi e liguri è che questa quarantena finisca presto in modo tale che la prossima volta ci si possa ritrovare tutti assieme a festeggiare e a suonare".