cronaca

Gli ingegneri: "Il momento più emozionate riportare in quota la campata crollata"
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"Nella seconda metà della settimana prossima ci sarà il sollevamento della campata tra le pile 11 e 12 del nuovo viadotto sul Polcevera". Stefano Mosconi, direttore di cantiere Salini Impregilo scandisce i tempi per il varo in quota dell'ultima campata del nuovo ponte per Genova, il viadotto progettato dall'architetto Renzo Piano e donato alla città per prendere il posto del Morandi crollato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone. La data segnata nel calendario potrebbe essere quella di martedì 28 aprile. di fatto una settimana esatta.

Parte il countdown finale nel maxi cantiere ma quella della settimana prossima sarà solo una tappa intermedia come precisa ancora Mosconi: "E' una tappa simbolica, non è però una pietra miliare ma è necessario continuare il lavoro per il completamento della struttura metallica, compreso gli elementi laterali". Una volta completate le operazioni di messa in quota delle diverse parti il nuovo ponte poi subirà anche un abbassamento di alcuni centimetri rispetto alla sua posizione attuale. "Il ponte ha una deformabilità termica, verrà fatto un 'centraggio' delle parti e poi un 'calaggio', verranno cioè eliminati degli spessori che sono posizionati oggi tra gli appoggi definitivi e la vera e propria campata, questo vuol dire che ci sarà un abbassamento dell'intera struttura di circa 25 centimetri" precisa l'ingegner Mosconi.

La prossima tappa è dunque quella del sollevamento dell'ultimo impalcato rimasto poi potrà scattare la corsa al completamento di tutte le parti superiori che hanno il compito di rendere il ponte pronto e percorribile. "Ci sarà prima il getto della soletta in calcestruzzo che renderà monolitico il ponte che quindi sarà saldato nella sua parte in acciaio, sopra verrà steso l'asfalto e poi ci sarà il lavoro di tutte le opere complementarie che sono ad esempio gli impianti all'interno del ponte, gli accessori a bordo del ponte, le barriere new jersey ma anche le barriere in vetro di protezione dal vento, gli impianti fotovoltaici e tutti gli impianti che permettono l'illuminazione e la funzionalità completa della strada - spiega Leonardo Lenti, vice capo delle operazioni di Fincantieri Infrastructure -. Quanto ci vorrà? Noi lavoriamo per completare il tutto in due mesi o poco più. Ci sarà poi da vedere l'incognita meteo. Possiamo dire che con il varo dell'ultimo impalcato le parti più complicate possiamo dire che saranno completate".

I lavori di ricostruzione del nuovo ponte sono iniziati ufficialmente il 15 aprile 2019. Il 25 giugno 2019 c'è stata la prima getatta di calcestruzzo della pila 9 la prima iniziata a sorgere nel maxi cantiere. Mentre il successivo 1 ottobre si è svolta la cerimonia per il varo della prima campata di 50 metri, nel lato Ovest del cantiere della ricostruzione. La prima maxi trave da 100 metri è stata invece sollevata in quota lo scorso 13 febbraio. "Se pensiamo ai primi vari ci sembra una vita fa - racconta ancora Mosconi -. Il varo della campata sul Polcevera e quello sopra la linea ferroviaria sono stati i più complicati e quelli dove cerano maggiori difficoltà anche per via delle attività preperatorie". 

"Il varo più difficile ed emotivamente più sentito è stato quello sul torrente Polcevera, uno per la difficoltà tecnica e poi perchè avevamo la coscienza che quella è la campata crollata - racconta ancora Lenti che spiega come in questi mesi di lavoro hanno sentito la vicinanza della città -. Quando ci vedono i cittadini ci chiedono sempre come sta andando la costruzione e ci hanno sempre detto parole di affetto".