cronaca

Il progetto di Amiu va avanti
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Bidoncini dell'umido nelle case dei genovesi. L'emergenza coronavirus non blocca i progetti dell'Amiu che punta ad aumentare la raccolta differenziata a Genova. "Partiamo con un nuovo progetto dal quartiere di Albaro, metteremo i contenitori stradali e al contempo partirà una rete informativa per spiegare bene ai cittadini come fare la raccolta differenziata dell'umido. Da giovedì i residenti di questa area riceveranno un opuscolo e una locandina, all'interno di questa ci sono le istruzioni c'è una nota per la distribuzione del bidoncino che avverrà presumibilmente dopo la fine dell'emergenza coronavirus, ci auspichiamo dunque da dopo il 4 maggio" spiega il responsabile comunicazione di Amiu Luca Zane.


Circa il 30% dei rifiuti delle famiglie è composto da rifiuti organici, cioè scarti alimentari e avanzi di cibo sia crudi che cotti, frutta, verdura, fogliame, piante recise, erbacce, ecc. Un progetto a tappe quello per la città di Genova che va avanti nonostante le difficoltà da affrontare in questo periodo. E' la volta del quartiere di Albaro, circa 20mila famiglie, più di 880 portoni per 57 vie. L'area interessata è quella compresa tra corso Gastaldi, via Corridoni fino a via Orsini, via Cavallotti e corso Italia.

"Con una raccolta differenziata fatta bene di rifiuti ne rimangono ben pochi - aggiunge ancora Zane -. Bisogna sempre usare i sacchetti compostabili, quelli per intenderci distribuiti nei supermercati o quelli di carta. Per il momento inizia la parte informativa in modo da permettere ai cittadini di iniziare a organizzarsi". Materialmente si prova a partire il prima possibile compatibilmente con le problematiche lasciate per strada dall'emergenza Coronavirus. In città la raccolta differenziata è arrivata a raggiungere il 35%. L'obiettivo è incrementare decisamente il numero percentuale e raggiungere i risultati già ottenuti da altre realtà anche se va considerata la difficoltà della comformazione della città.