cronaca

Ipotesi abbattimento soglie di sbarramento
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 Elezioni in autunno? Il governo ci ripensa, forse o meglio si riadatta. Roma è pronta a inserire in un nuovo decreto legislativo la possibilità di andare al voto in quelle regioni e chiamate a rinnovare il consiglio regionale. Liguria, Veneto, Marche, Campania e Puglia spingono affinchè da Roma arrivi il via libera per andare al voto durante l'estate. L'emergenza Coronavirus ha costretto il Governo a rinviare tutto ma ora che l'Italia è entrata nella fase 2 e i dati disegnano ormai da giorni un quadro positivo le porte si riaprono.

E così cinque Regioni sulle sei che andranno al voto hanno chiesto al Parlamento di modificare il decreto sul rinvio delle elezioni per l'emergenza Covid-19, "non rinunciando alla opportunità di una finestra estiva" che potrebbe essere individuata tra le seconda e la terza settimana di luglio. Le regioni hanno una posizione unanime, l'unica che la pensa in modo diverso sembra essere la Toscana che ritiene più opportuna una finestra autunnale.

"Non si tratta di stabilire una data delle elezioni - ha spiegato il governatore ligure Giovanni Toti - si tratta di non rinunciare ad un'opportunità e cioè quella di allungare la finestra elettorale prevista dal decreto non privando la possibilità di consultare gli elettori nel momento in cui sarà più utile farlo anche dal punto di vista epidemiologico. Per questo nell'emendamento che abbiamo proposto al Governo, abbiamo inserito l'intesa col ministro della Salute. Lo stato di emergenza che probabilmente andrà avanti anche nei prossimi mesi, non è incompatibile con la riapertura di alcuni diritti di rango costituzionale".

Le Regioni ritengono che nei mesi di giugno, luglio e di agosto i cittadini saranno chiamati ad andare a lavorare, ad adempiere alle loro obbligazioni. Dalle Regioni che premono per andare al voto arriva anche un suggerimento e la possibilità di guardare a quanto avviene per le modalità usate per il voto degli italiani all'estero senza spostamenti e la possibilità di votare anche nella giornata di lunedì.

Lo stesso Toti ha definito "imprudente" il voto in autunno perché "in molti prevedono che in autunno ci possa essere un ulteriore ritorno di fiamma del Covid-19. Non si sa in che forma e se questo accadrà. Ma se dovesse accadere sarebbe preludio di un ulteriore rinvio della consultazione elettorale. Saremmo costretti a prorogare per quasi 12 mesi le legislature in corso, o almeno per tre trimestri. E poi c'è tutto il tema legato allo svolgimento corretto della campagna elettorale. Il Parlamento potrebbe decidere di inserire meccanismi di semplificazione, anche a discapito dello sbarramento che normalmente si ha nell'accesso alla competizione elettorale. Le Regioni su questo punto guardano la prospettiva con fiducia.