cronaca

Dal 4 maggio aumentate le richieste di servizi per la casa del 5 % rispetto allo stesso periodo del 2019
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 Fase 2 iniziata ufficialmente il 4 maggio e subito sono ripartite diverse attività compreso quelle per i lavori nelle case. Negli ultimi giorni si sono impennate in Genova e in tutta la città metropolitana di un +70% le richieste per servizi legati al mondo della casa: installazione di aria condizionata, ma anche di zanzariere e tende da sole e per chi ha il giardino il dato curioso è che sono raddoppiate rispetto allo scorso anno le richieste per l'installazione di piscine fuori terra.


Sintomo della preoccupazione e delle incertezze legate alla possibilità di andare al mare a causa delle misure restrittive previste per ridurre le possibilità di contagio del Covid. Con i balneatori preocupati e le distanze da rispettare che rischiano di portare a una riduzione di oltre il 70% dei posti a disposizione per il poosizionamento di lettini e ombrelloni. In Liguria si lavora per trovare una soluzione capace di limitare i danni ma nell'incertezza chi può, soprattutto chi ha l'abitazione nell'entroterra, ha deciso di adottare questa soluzione.  

I dati del lockdown sono emblematici della situazione che si è vissuta in questi mesi. La settimana dal 24 febbraio al 1 marzo ha fatto registrare dati in linea con quelli delllo scorso anno per quanto riguarda i servizi in senso ampio. dal 9 al 15 marzo il calo più evidente con un -57% situazione figlia delle chiusure obbligate ma anche chi poteva lavorare ha dovuito fare i conti con i timori del Covid.

Servizi per le imprese e spedizioni a domicilio sono i settori che hanno retto meglio la crisi. In positivo già da tre settimane rispetto alla fase pre-emergenza le richieste per professionisti a supporto delle imprese, che segnano al momento un +21%. Tra le prestazioni più richieste per questa categoria ci sono le imprese di pulizia, chiamate ad intervenire anche in vista della riapertura di alcune attività a partire dal 4 maggio; chi fornisce servizi informatici, probabilmente a supporto delle attività di smart-working che molte aziende hanno cercato di ottimizzare durante il lockdown; ma anche i commercialisti, consultati per districarsi fra le agevolazioni offerte dal governo e le varie modalità di richiesta.

Un analisi a parte merita la consegna a domicilio, che permette alla categoria Altro di far registrare un +97% di crescita: stanno utilizzano questo servizio i parrucchieri e gli estetisti, ma anche i ristoratori, i piccoli commercianti locali di prodotti di artigianato e abbigliamento, a cui è stata consentita da alcune settimane la consegna a domicilio. Con il proseguimento della riapertura le richieste per questo servizio torneranno alla media pre-emergenza.