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Il ct della Nazionale rievoca gli anni in campo e in panchina prima di succedere a Ventura
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Roberto Mancini, ct della Nazionale, ha giocato per quasi tutta la carriera nella Sampdoria, dal 1982 al 1997. "Ho avuto tante soddisfazioni professionali, compresa la serie di vittorie consecutive con la Nazionale, un record che durava da 80 anni. Al secondo posto metto la Premier League col Manchester City e al primo posto - dice a Raiuno - lo Scudetto con la Sampdoria, qualcosa che sarà difficilmente ripetibile, e che è legato alla nostra gioventù".


"Non ho cambiato tantissimi allenatori - prosegue - nella mia carriera, prendo Tarcisio Burgnich, che mi lanciò in Serie A quando ero ragazzino, poi c’è Vujadin Boskov, che venne alla Sampdoria in un momento abbastanza difficile per me. Ci diede molta fiducia, era una squadra di ragazzi e lui aveva grande esperienza, con lui vincemmo il campionato. Al primo posto metto Sven-Goran Eriksson, sono stato con lui molti anni, prima alla Samp e poi alla Lazio. Per me più un fratello maggiore che un allenatore. Sono tecnici completamente diversi, di epoche differenti, ho appreso molto da loro".