
QUESTIONE DI FILTRI... 20 MESI DOPO
Riprendiamo oggi un nostro comunicato datato 1 dicembre 2018, alla luce dei recenti sviluppi giudiziari riguardanti la famiglia Ferrero.
“In relazione all’inchiesta che coinvolge, tra gli altri Massimo Ferrero e l’UC Sampdoria, desideriamo esprimere il nostro più profondo disappunto e preoccupazione nel vedere la maglia più bella del mondo associata per giorni, a livello nazionale, a tali indagini e accuse.
Riteniamo essenziale che la dirigenza societaria sappia respingere al mittente ogni accusa, dimostrando la propria estraneità a fatti che comporterebbero un grave danno, economico e di immagine, alla Sampdoria e minerebbero irrimediabilmente il rapporto di fiducia tra tifosi e Dirigenza.”
A distanza di un anno e mezzo, si sta purtroppo verificando tutto quello che non avremmo voluto accadesse alla nostra amata, ma che era già all’inizio indagine intuibile: gli indagati non hanno saputo difendersi dalle accuse e affronteranno un processo che vedrà la Sampdoria tra le parti lese dai loro comportamenti. Non è una sentenza, lo sappiamo, ma resta una grave macchia.
Massimo Ferrero non è il solo artefice di questa situazione che imbarazza tutto il mondo blucerchiato, abituato a ben altre presidenze; non è il solo perché assieme a lui ci sono molte altre persone tra collaboratori interni ed esterni che hanno portato ad una situazione intollerabile - e non ci riferiamo solo alle vicissitudini giudiziarie. Ferrero è però al vertice di quel sistema e per primo dovrà risponderne di fronte alla legge e a tutti i Sampdoriani.
Ma anche altri dovranno rispondere di questa gestione, sebbene attualmente esterni ad essa. Ne dovranno rispondere i famosi filtri, tutti coloro che hanno spinto per una cessione così affrettata e in mani così fragili, tutti i consiglieri che hanno sostenuto “la serietà” di Ferrero; e anche in questo caso il primo a risponderne deve essere chi a suo tempo, e in rari casi anche dopo, ci metteva la faccia: Edoardo Garrone.
A lui da mesi chiediamo - senza ottenere risposta - spiegazioni e interventi; a lui non devono essere imputate le colpe di Ferrero, ma la colpa di averlo scelto, sostenuto, e di aver garantito per lui.
Da lui pretendiamo una cosa, come è giusto e legittimo: onorare la propria parola e trainare la Sampdoria in acque sicure".
FEDERCLUBS
IL COMMENTO
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