Primocanale.it pubblica, ora, il testo integrale inviato dal primo cittadino genovese al collega di Istanbul.
Gentilissimo Sindaco, caro collega,
Questi monumenti, di fatto, non appartengono più a chi li ha costruiti, ma rappresentano un simbolo per la città che li ospita: è il caso, parlando di Istanbul, della Torre di Galata, testimone della operosa presenza genovese ed oggi segno dell’amicizia fra i nostri popoli e i nostri territori, ulteriormente suggellata dal Patto di Gemellaggio fra Genova e la Municipalità di Beyoglu, siglato nell’anno 2013.
Abbiamo quindi appreso, con qualche preoccupazione, che a seguito di recenti progetti di restauro della Torre di Galata, sembra che possa essere stato arrecato danno alla sua struttura proprio nella parte più antica della Torre risalente al XIV secolo e quindi di manifattura genovese: le chiedo, pertanto, anche in virtù del profondo legame fra le nostre città, di volerci aggiornare costantemente sull’avanzamento dei progetti di restauro della Torre, indicandoci le prospettive che riguardano questa straordinaria testimonianza della cultura genovese nella vostra città.
Sono profondamente convinto che il rispetto e la conservazione del patrimonio culturale debbano costituire valori fondamentali, nelle relazioni fra le città che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo e che condividono radici comuni, storia, cultura e una solida vocazione internazionale.
Ringraziandola per la sua attenzione, voglia gradire, illustre Sindaco, i miei più cordiali saluti.
Marco Bucci
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci