Come suggerisce il titolo, sono le pietre che risuonano, e la suggestione è provocata dall’idea che le pietre possano ‘cantare’ nello spazio dell’edificio, quello stesso spazio usato per secoli dai monaci e dal popolo – il pubblico di oggi – per la preghiera e la meditazione.
Dal 2007 il Festival costruisce, intorno ad un pubblico sempre attento e fedele, eventi culturali prevalentemente musicali, ma anche presentazioni di restauri di antichi strumenti, libri, opere d’arte restaurate, conferenze sui temi inerenti il Festival e visite guidate al territorio e ai suoi beni architettonici e storici, nelle città e negli entroterra di Genova, Savona e La Spezia, eventi tutti realizzati da esperti dei vari settori: docenti di Università e Conservatori di Musica, musicisti di chiara fama, archeologi, funzionari delle Soprintendenze, giornalisti, direttori di musei, scrittori, attori,
Il tema della XIV edizione 2020 è “Lungo le vie commerciali e di pellegrinaggio”: sono previsti concerti nei Comuni di Genova, Davagna, Montoggio, Serra Riccò, Valbrevenna, e nelle province di Savona e La Spezia. A causa dell’emergenza Covid, compatibilmente con la rete internet, gli eventi saranno anche trasmessi in diretta streaming sulla pagina facebook del Festival.
Il 4 settembre, alle 21.30 sarà la volta del maestro Paolo Bottini, che suonerà il Camillo Guglielmo Bianchi del 1861 conservato nella chiesa di S. Anna di Nenno in Valbrevenna. Il concerto sarà preceduto, alle ore 20.45, da una conferenza a cura del prof. Michele Guerci, docente e studioso di storia locale, dal titolo “Luoghi e percorsi di culto in Valle Scrivia tra Romanità e Medio Evo”.
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più