cronaca

La nuova ordinanza in vigore alle 12
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Chiusura di tutti gli "h24", i distributori automatici di cibo e bevande. Chiusura dei negozi alimentari dalle 21 alle 8, a meno che non blocchino la vendita di alcolici e fatta salva la possibilita' di vendita a domicilio. Sono i provvedimenti contenuti nella nuova ordinanza della Regione Liguria, validi su tutto il territorio del Comune di Genova a partire dalle 12 del 15 ottobre e valida per 29 giorni, scadendo assieme al dpcm. Nel provvedimento della Regione è anche previsto il divieto di manifestazioni pubbliche e private in tutta la città, esclusi fiere e mercati.

Lo hanno confermato il governatore ligure Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci, nel punto stampa di fine giornata sull'andamento del coronavirus. Stretta ulteriore nelle zone a più alta densità di contagio, che corrispondono al centro storico, alla parte bassa di Sampierdarena, a Cornigliano, Certosa e Rivarolo. Qui sarà anche vietato lo stazionamento h24 e saranno chiusi tutti i circoli pubblici e privati. CLICCA QUI PER VEDERE LE VIE INTERESSATE


In tutta la città:
- Chiusura totale delle attività di vendita al dettaglio e/o somministrazione di alimenti e bevande effettuate mediante apparecchi automatici in appositi locali ad esse adibiti in modo esclusivo o prevalente. L’attività è inibita in tale modalità per qualsiasi genere merceologico;

- Chiusura notturna (dalle 21 alle 8 del giorno successivo) degli esercizi di vicinato alimentare, degli artigiani alimentari, delle medie e grandi strutture di vendita di alimentari. Possono restare aperte anche in tale fascia oraria le attività di cui sopra in cui sia garantito che non vengano vendute bevande alcoliche in qualsiasi forma e di qualsiasi gradazione. È comunque sempre ammessa la vendita tramite consegna al domicilio.

Nelle aree Centro Storico (con esclusione del Porto Antico), Sampierdarena, Cornigliano e Rivarolo-Certosa. 

•Divieto delle attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo
•Divieto di manifestazioni pubbliche e private
•Divieto assoluto di assembramento
•Chiusura dei centri culturali e sociali e circoli ludico ricreativi