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Sofocle riletto ai tempi del Covid, con attori al posto dei quadri e pezzi di scenografia della Scala
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 Il teatro si fa mostra, una mostra fatta di parole, di pezzi di scenografia e di attori che prendono vita una volta che si posa su di loro lo sguardo del visitatore. È questo il nuovo allestimento ospitato all’interno del Sottoporticato di Palazzo Ducale. "Edipo – io contagio" prende spunto dalla tragedia sofoclea e conduce il pubblico nella Tebe afflitta dalla peste, così simile al momento storico che stiamo vivendo.

"È una mostra commuovente perché è umana, perché ci sono degli esseri umani, vivi che la rendono unica e irripetibile, succede qui e adesso, non è mai uguale a se stessa poiché in mostra ci sono le emozioni umane", così commenta Luca Bizzarri questa sfida singolare raccolta dalla Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale, di cui è presidente. "Mi sono commosso, anche perché credo sia importante reagire a tutti i costi in un momento in cui l'azione della cultura è negata". 

Sono 12 i performer selezionati attraverso una call aperta ai giovani artisti attivi in Liguria su oltre 150 candidature. Sangue, jeep esplose e cavalli maestosi: gli elementi scenografici provengono dalla Scala di Milano, mentre il sottofondo musicale che crea un senso di inquietudine sono di Andrea Chenna. Il tutto in un crescendo fino all’interrogativo finale 'Perché dobbiamo continuare a fare cultura?', in un momento in cui non sembra essere una necessità e in cui viene soggetta a chiusure e restrizioni. 

"La cultura è sanità, fa stare bene ed è invece profondamente necessaria", risponde Bizzarri. "Per questo ritengo che i fondi a sostegno di musei, artisti e teatri dovrebbe darli il Ministero della Sanità e non quello della Cultura". In attesa di rendere fruibile la mostra al pubblico, saranno messi online sul sito web e sui social alcuni contenuti che permetteranno un primo ingresso virtuale.