Diverse le situazioni irregolari rilevate in un caso, una donna di 65 anni, beneficiaria del reddito di cittadinanza, è stata sorpresa a vendere merce al banco di un mercato. Non regolarmente assunta, è stata multata per indebita percezione di erogazioni pubbliche, ed al suo datore di lavoro, un ambulante di origine straniera, è stata invece comminata la 'maxisanzione' prevista per l'utilizzo di dipendenti "in nero", maggiorata per aver impiegato un percettore del reddito di cittadinanza.
In due casi, i beneficiari del sussidio si erano per così dire "dimenticati" di segnalare un componente del proprio nucleo familiare ed il reddito da questi percepito, elemento che avrebbe precluso ai richiedenti l'accesso al beneficio stesso. Uno dei percettori, una 32enne rumena, è stata multata, l'altro è stato denunciato avendo superato la soglia di punibilità prevista.
Il sostegno economico era stato richiesto anche da una donna che accudiva abitualmente persone ricoverate in alcuni ospedali della provincia, dietro compenso, e che non dichiarava al fisco. Anche un fortunato giocatore aveva chiesto ed ottenuto il reddito di cittadinanza, omettendo di dichiarare nell'istanza presentata all'INPS somme per oltre 54 mila euro vinte nei siti on-line tra il 2017 ed il 2019.
Una 50enne italiana, aveva invece "ritoccato" al ribasso il valore degli immobili posseduti, per rientrare nei limiti previsti per l'erogazione del reddito di cittadinanza. Un'altra ha omesso di dichiarare il patrimonio immobiliare posseduto negli anni 2019 e 2020 ed i proventi di una vendita immobiliare perfezionata nel 2019.
IL COMMENTO
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