sport

Il trequartista appena arrivato agli ordini di Italiano è pronto a sfidare il suo passato
1 minuto e 43 secondi di lettura
Riccardo Saponara, due anni fa alla Sampdoria, lo scorso campionato diviso tra Genoa e Lecce, con lo spezzone di partita nello Spezia a Napoli è diventato il primo calciatore di sempre ad aver giocato in serie A con tre squadre liguri differenti. Ai tifosi blucerchiati ha regalato l'enorme emozione del gol del 2-2 al 99' di Lazio-Sampdoria; adesso affronterà da avversario nel derby regionale la squadra di Ranieri. "Per descrivere analogie e differenze mi prendo un po’ di tempo perchè la realtà di La Spezia non la conosco. La Liguria è una terra bellissima dove mi sono sempre trovato bene tant’è che sono ritornato dopo le due esperienze a Genova. Ho sempre lavorato in società affermate. E’ chiaro che lo Spezia è una squadra che ancora è in crescita rispetto a Genoa e Sampdoria che sono due realtà più affermate. Però conosco gli interpreti e so che è una realtà con molti margini di miglioramento".

CONCRETEZZA - "La Sampdoria è una squadra esperta, quadrata, con un allenatore che va molto sul pratico. E’ una squadra che concede pochi spazi e che fa molto male quando riparte. Dovremo colmare quest’aspetto con grande lucidità, stando attenti a non regalare palloni sanguinosi per le loro ripartenze perchè dietro concede poco e davanti ha giocatori di gamba, rapidi e tecnici per poter far male in campo aperto".

RUOLO - "Nasco come trequartista però negli ultimi anni mi sono inserito in contesti dove questa figura non era prevista. Ho dovuto adattare le mie caratteristiche al modulo di gioco delle squadre in cui ho militato. Questo mi ha permesso di ampliare il mio bagaglio tecnico e oggi mi vedo un po’ come mezzala e come mezza punta. Questo dipenderà dal mister ma oggi ho una mentalità che non mi costringe all’interno di un unico luogo ma in un contesto organizzato credo che ci si possa esprimere bene indipendentemente dalla posizione in campo".